Le incredibili proprietà benefiche dell'alloro: una pianta amica della nostra salute

di Davide Bert

30 Agosto 2019

Le incredibili proprietà benefiche dell'alloro: una pianta amica della nostra salute
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Molto utilizzata come spezia da cucina, l'alloro è una pianta dalle numerose e incredibili proprietà benefiche. Conosciuta e utilizzata fin dall'antichità in tutto il bacino del Mediterraneo, questa specie vegetale è un eccellente antibatterico, contiene antiossidanti e può sostituire degnamente il sale come condimento per insaporire i cibi.

Ecco in quali e quanti modi l'alloro può diventare un prezioso e quotidiano alleato per la salute.

via Passeportsante

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L'alloro può prevenire ed alleviare: cistiti, artriti, ritenzione idrica, infezioni cutanee, emicranie, otiti, affaticamento, gonfiore, arrossamento, sintomi premestruali e diabete. Ha un elevato contenuto di fibre, di vitamine A, B e C, è ricco di potassio, magnesio, ferro e numerose sostanze rivelatesi utili nel contrastare la proliferazione delle cellule tumorali (acido caffeico, catechina, quercetina, eugenolo).

Ci sono molti modi per assumere i principi attivi di questa pianta e uno di essi è tramite infusione. Versando 6 foglie d'alloro in 250 millilitri di acqua bollente, si crea una sorta di tè che va fatto raffreddare e che va poi consumato al mattino appena svegli, o la sera prima di andare a letto. La pianta può essere altresì impiegata per produrre oli essenziali ad uso topico, o come "sale da bagno" con effetto rilassante e rigenerante.

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L'alloro risulta efficace per combattere la forfora, come repellente per gli insetti, come rimedio per i sintomi influenzali e da raffreddamento, per le irritazioni della pelle, come calmante contro stress e ansia.

Pur essendo una sostanza naturale e positiva per il benessere, si consiglia di chiedere sempre un parere al proprio medico prima di assumerla, per evitare di incorrere in problemi dovuti a soggettive controindicazioni d'uso. L'alloro dovrebbe essere evitato durante la gravidanza o l’allattamento, in presenza di patologie cardiache o renali. Un’avvertenza importante è quella di distinguere con sicurezza la pianta in questione dal suo omologo tossico, cioè l'oleandro, che è solo ornamentale.

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