Questi sono i 7 segnali che possono rivelare una carenza di serotonina

di Davide Bert

02 Settembre 2019

Questi sono i 7 segnali che possono rivelare una carenza di serotonina
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La serotonina è un impostante neurotrasmettitore che consente di trasferire messaggi e informazioni da un’area all’altra del cervello. Un’adeguata presenza e un suo corretto funzionamento permettono di regolare numerosi aspetti fisiologici quali il sonno, la libido, l’umore, la fame, l’apprendimento e la memoria. Un deficit di questo agente chimico può causare condizioni quali ansia, panico, rabbia, depressione e altri disturbi fisici.

via healthline.com

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Benjamin Watson/Flickr

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Il sistema cardiovascolare, quello muscolare e quello endocrino vengono altresì stimolati positivamente quando circolano giusti livelli di serotonina. Quando questa sostanza non agisce come dovrebbe o non viene veicolata nelle quantità necessarie, la ragione può la mancanza o disfunzione dei suoi recettori, una sua bassa produzione o una insufficienza di triptofano. Ecco alcuni segnali che possono rivelare una carenza di serotonina:

  • Insonnia. La serotonina è direttamente collegata alla produzione di melatonina, quindi alla gestione dei ritmi circadiani e dei cicli del sonno. Quando i suoi livelli sono bassi un individuo può sperimentare difficoltà ad addormentarsi, a restare addormentato e in generale una pessima qualità del riposo.
  • Ansia. Ad una bassa produzione di serotonina si associano quasi sempre anche disturbi di ansia generalizzato, disturbo ossessivo compulsivo e panico. I soggetti che geneticamente o patologicamente rivelano un livello insufficiente del neurotrasmettitore mostrano quindi alterazioni nei meccanismi del comportamento.

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Pixabay

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  • Problemi di digestione. Recenti studi hanno evidenziato che la maggior quantità di serotonina non viene prodotta dal cervello ma dall’intestino. L’agente chimico non viaggia nel corpo tra i due organi, tuttavia in entrambi svolge un ruolo essenziale. Sono emerse ad esempio connessioni tra la sindrome dell’intestino irritabile e i livelli di serotonina, sebbene non siano ancora chiare le dinamiche di interazione.
  • Stanchezza e affaticamento. Produzione e utilizzo dell’energia sono altri due ambiti in cui la serotonina diviene rilevante. Una carenza del neurotrasmettitore può causare frequente spossatezza, quindi ripristinarne i livelli significa ridare nuova carica all’organismo.
  • Deficit cognitivi. La serotonina è determinante nello sviluppo globale del pensiero logico e razionale, ed nello specifico risulta fondamentale sotto il profilo del consolidamento mnemonico.
Daniel Lombraña González/Flickr

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  • Fame di carboidrati e dolci. Pur di ripristinare temporaneamente i livelli di serotonina, il corpo cerca di integrarla tramite l’assunzione di cibi che possono contribuire a farne crescere il volume. Tuttavia si tratta di soluzioni tampone, con picchi destinati a precipitare rapidamente e con conseguente disagio.
  • Minore intesa emotiva. Una insufficienza di serotonina può non soltanto far calare la libido ma anche generare una minore connessione con il partner.

Prima di ricorrere ad un supporto farmacologico, è possibile migliorare la quantità di serotonina anche naturalmente, combinando esercizio fisico e corretta alimentazione. Si consiglia di eliminare o moderare l’assunzione di caffeina, grassi saturi e zuccheri semplici, viceversa di mangiare più cibi ricchi di proteine, carboidrati, vitamine del gruppo B e omega3 (cereali, verdure, legumi, noci). Stare all’aria aperta, fare attività divertenti, creative e rilassanti, fanno poi da contorno perfetto per garantire un adeguato benessere sia psicofisico che biochimico.

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