Il perdono è una cura per l'anima, ma non vuol dire dimenticare ciò che è accaduto

di Davide Bert

06 Marzo 2019

Il perdono è una cura per l'anima, ma non vuol dire dimenticare ciò che è accaduto
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Il perdono è una potente cura per l'anima, è redenzione sia per chi lo concede che per chi lo riceve. Significa dare agli atri e sé stessi una seconda possibilità, liberandosi dal dolore, e permettendo alla vita di ricominciare. Perdonare qualcuno però non implica che continui a far parte della propria storia, si possono accettare delle scuse, senza per questo cancellare errori o colpe. Si può decidere di allontanarsi senza per questo essere ingiusti.

via thoughtcatalog.com

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Spesso si perdonano le persone sbagliate, credendo così di ricucire un cuore spezzato insieme ad un rapporto andato in pezzi. Questo dono andrebbe dato solo a chi davvero lo merita, e anche in quel caso, è quasi sempre impossibile riportare indietro le lancette dell’orologio. La fiducia perduta, insieme al tempo, non si può recuperare, ma si può proseguire nel proprio cammino senza quel peso sulle spalle.

In amore come in amicizia il perdono significa spegnere l’incendio provocato dal partner o dall'amico, smettere di alimentarlo con tristezza, delusione e risentimento. Se e quando si potrà ricominciare da capo dipenderà solo da noi. Prendere le distanze da chi ci ha fatto del male, anche dopo averlo perdonato, non è cattiveria o ripicca, è soltanto un modo per proteggere se stessi da qualcosa che potrebbe ripetersi.

Se la storia non si può riscrivere si può però scegliere chi ne farà parte, tenendo chi non merita nel passato. Non c’è nulla di sbagliato ad andare avanti lasciando qualcuno indietro, è una questione di amor proprio, di autostima e dignità personale. L’unico dovere che abbiamo è verso noi stessi, non certo verso chi non ha saputo apprezzarci, anche se abbiamo scelto di dimenticare quella sofferenza.

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La nuova vita è proprio lì fuori, aspetta che con il perdono ci congediamo da quella vecchia, dicendo addio a tutte le persone non hanno saputo rappresentare la differenza quando ne facevano parte. Le scuse non sono il passaporto per nuove ferite, e accettarle non è un segno di debolezza, anzi. Ci vuole molta forza anche per ammettere di aver dato a qualcuno il potere di farci del male, imparando così una grande lezione. Il perdono è quel piccolo sasso che riporta equilibrio sulla bilancia, togliendolo dalla scarpa dove ci faceva male, permettendoci di proseguire il nostro viaggio.

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