"Sono una mamma, ma sono anche una donna e soprattutto sono stanca"

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di Isabella Ripoli

10 Aprile 2023

"Sono una mamma, ma sono anche una donna e soprattutto sono stanca"
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Diventare genitori è un'impresa ardua e non sempre va secondo le proprie aspettative. All'inizio si pensa sempre a quanto sia bella, gratificante, positiva come esperienza, ma chi ha avuto uno o più bambini sa bene che non c'è solo del bello in questo e che bisogna fare i conti con diverse situazioni più o meno facili da gestire singolarmente oppure tutte insieme.

Questo è il motivo per cui sia le mamme che i papà potrebbero trovarsi a vivere attimi di sconforto, fino ad avvertire il bisogno di lasciare tutto e allontanarsi per qualche giorno in cerca di tranquillità. Che accada o no poco importa, chi sta accanto a questi genitori dovrebbe però capire l'importanza di comprenderli e di tendergli una mano. 

In tale stato di estrema stanchezza si è ritrovata la donna di cui vogliamo parlarvi. Una mamma, una moglie, una lavoratrice che è arrivata a un punto di rottura e ha sentito il bisogno di sfogarsi.

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Rawpixel - Not the actual photo

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"In un giorno qualunque, all'improvviso, mentre stavo facendo quello che faccio ogni giorno, sono crollata - ha raccontato - Mi sono guardata intorno e ho realizzato che non ne potevo più. Sono sempre di corsa, devo alzarmi presto la mattina per preparare la colazione ai mie bambini, aiutarli mentre si lavano e si vestono, confezionare la merenda per la scuola, accompagnarli e poi correre a lavoro dove, puntualmente, arrivo in ritaro - ha confessato - Non ditemi di uscire prima, non è questo il problema".

Esausta per una routine che non le lascia quasi il tempo di respirare, questa donna ha ceduto e si è lasciata andare a un lungo pianto liberatorio. Il suo corpo ha deciso che era arrivato il momento di fermarsi, di sedersi e di dire a se stesso: "basta". La mamma ha parlato di quanto si senta stanca, di quanto avverta il bisogno di andare via di casa e prendersi delle ore tutte per sé. 

"Invidio quelle donne che riescono a fermarsi fuori dalla scuola per chiacchierare un pochino - ha continuato - quelle che riescono a prendersi un'ora di tempo per fare sport, quelle che vanno dal parrucchiere - cosa che vorrei fare anch'io per coprire i miei capelli grigi, ma non riesco - quelle che escono con le amiche per un aperitivo o per andare al cinema. Io non ho niente di tutto ciò, sono sempre di corsa e sono stanca". 

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Il momento migliore per lei è la notte: tutti dormono e il silenzio avvolge i suoi attimi di pace. Vorrebbe quasi che quel tempo non trascorresse mai, ma le lancette dell'orologio continuano a ticchettare, arriva l'alba e un nuovo giorno di corsa si affaccia davanti a lei. 

Tante donne - ma anche tanti uomini - vivono queste sensazioni e si sentono impotenti davanti alla frenetica quotidianità. Nonostante tutto, però, a volte basta uno sfogo, un pianto liberatorio, una chiacchierata per far si che tutto rientri e che si ritrovi la serenità tanto ricercata. 

 

"Questa storia è basata su fatti reali ed è ispirata al racconto condiviso con noi da una nostra lettrice"

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