Due anziane donne raccontano come è stato essere adolescenti alla fine dell'800

di Marta Mastrogiovanni

18 Settembre 2022

Due anziane donne raccontano come è stato essere adolescenti alla fine dell'800
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Quando si studia la storia, ci si concentra molto spesso sugli eventi e sulle date, senza approfondire troppo il contesto sociale in cui si si sono svolte certe dinamiche. E, soprattutto quando si inizia ad andare parecchio a ritroso rispetto ai giorni nostri, non ci si interroga più su certe cose. Ad esempio, voi vi siete mai chiesti come doveva essere attraversare il periodo adolescenziale per le donne dell'Ottocento? La BBC ha ritrovato delle vecchie interviste degli anni '70, in cui due anziane signore raccontano la loro esperienza di giovani donne durante l'epoca Vittoriana. Che ci crediate o meno, certi problemi di un tempo sono gli stessi di oggi, anche se non andiamo più a cavallo e le carrozze si sono trasformate in autobus.

via Youtube / BBC Archive

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Youtube Screenshot

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Gli adolescenti hanno tutti la testa tra le nuvole, non sono né carne e né pesce ma si sentono già adulti; la loro energia è travolgente e la maggior parte dei genitori vorrebbero solo superare questo periodo nel modo più indolore possibile. I contrasti con i genitori sono, infatti, all'ordine del giorno, anche e soprattutto per quanto riguarda il futuro promettente che sembra sempre prospettarsi di fronte ad ogni figlio. In un'intervista di repertorio, Frances "Effy" Jones, un'anziana signora inglese, racconta alcuni episodi della sua giovinezza, testimoniando come doveva essere vivere in epoca Vittoriana per una donna. A 17 anni, Frances è stata incoraggiata da suo fratello a dare un'occhiata ad uno strano macchinario che avevano appena messo in commercio: la macchina da scrivere! Frances prese l'abitudine ad andare nel negozio dove la vendevano e iniziò ben presto a provarla in pubblico: era l'inizio di un nuovo trend per le donne dell'epoca e lei ne è stata un'assoluta protagonista!

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L'altra donna ad essere intervistata è Berta Ruck, la quale amava disegnare moltissimo quando era più giovane. Come tutti i ragazzi di quell'età, Berta faceva i compiti svogliatamente e un giorno finì persino nei guai dopo essere stata sorpresa a disegnare sul suo quaderno, anziché a fare gli esercizi. Berta aveva solo il disegno in testa, motivo per cui andò a Londra per frequentare una scuola d'arte. Uno dei maggiori problemi riguardante gli spostamenti, all'epoca, era il fango in città: quando Berta prendeva "l'autobus" si ritrovava sempre con la gonna ricoperta di fango! Ovviamente, per autobus dell'epoca si intendono carrozze trainate da cavalli.

Sembrano racconti di epoche lontanissime, ormai, ed è per questo simo grati alla BBC per aver riscoperto queste preziose testimonianze.

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