Ogni mattina, il preside va a prendere in macchina gli studenti disabili e li accompagna a scuola

di Marta Mastrogiovanni

26 Marzo 2021

Ogni mattina, il preside va a prendere in macchina gli studenti disabili e li accompagna a scuola
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La pandemia di Coronavirus che dal 2020 sta tormentando la quasi totalità dei Paesi del mondo, ha messo ampiamente in crisi il nostro modo di fare e vedere la quotidianità di oggi. La sanità e l'economia di molti Stati è in crisi proprio per questo, ma anche la Scuola ne risente terribilmente. I bambini, infatti, devono combattere ogni giorno con la didattica a distanza poiché non è permesso loro fare lezione in presenza. Un'eccezione alla regola, almeno in Italia, è riservata ai ragazzi disabili che hanno più necessità di incontrarsi a scuola, in un'alula, per fare lezione. In alcune realtà locali più piccole, però, il passaggio a "zona rossa", con conseguente lockdown ha ridotto, se non soppresso del tutto, quei pochi mezzi di trasporto che venivano utilizzati per raggiungere, ad esempio, la scuola più vicina. In un comune del Veneto, in provincia di Padova, un preside dedito al suo lavoro, ha trovato una soluzione.

via Corriere del Veneto

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Facebook / Alfonso D'Ambrosio

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Il preside Alfonso D'Ambrosio non poteva permettere che i bambini del suo comune, Vo', e di altre realtà a lui vicine, rimanessero a casa e, di conseguenza, rinunciassero all'opportunità di usufruire della didattica in presenza. Se già è difficile per molti bambini riuscire a rimanere concentrati e a non farsi buttare giù dalla DAD online, immaginiamo quanto possano sentirsi spaesati tutti quei bambini con bisogni speciali che si ritrovano davanti allo schermo di un computer ogni mattina.

Ogni giorno, D'Ambrosio prende la sua macchina e inizia a fare il giro delle case  e dei paesi vicini in cui i bambini hanno più difficoltà per organizzarsi su come raggiungere la scuola e, con grande gioia e devozione, li accompagna in aula. 

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Facebook / Alfonso D'Ambrosio

Facebook / Alfonso D'Ambrosio

D'Ambrosio racconta che, inizialmente, non è stato semplice perché alcuni bambini erano intimoriti dalla sua presenza, - è pur sempre il preside della scuola! - ma gradualmente quel timore si è trasformato in orgoglio: fare amicizia con il preside Alfonso non è da tutti! Un bel gesto, dunque, che il preside reputa assolutamente normale: "Chiunque al posto mio lo avrebbe fatto". D'Ambrosio si era già speso per gli studenti, recuperando circa 72 computer e assicurandoli ad ogni famiglia che ne avesse bisogno per la didattica online.

Dopo questa splendida iniziativa, altre associazioni si sono mosse per offrire il proprio aiuto ai ragazzi e ai bambini più in difficoltà in questo momento difficile causato dal Covid-19.

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