Dopo il terremoto si offre volontario nei soccorsi: un ragazzo nano riesce a salvare più persone grazie alla sua statura

di Marta Mastrogiovanni

10 Novembre 2020

Dopo il terremoto si offre volontario nei soccorsi: un ragazzo nano riesce a salvare più persone grazie alla sua statura
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A volte non ci rendiamo conto di quanto potenziale abbiamo e rimproveriamo Madre Natura per averci fatto in un certo modo anziché in un altro. Ma d'altronde ognuno di noi ha determinate caratteristiche che, in qualche modo, sono sempre uniche e speciali - l'importante è saperle valorizzare. Rıdvan Çelik è un giovane di 29 anni affetto da nanismo che, a seguito del tremendo terremoto di magnitudo 6.6 (7 per la US Geological Survey) che ha colpito Grecia e Turchia, si è offerto volontario per prestare soccorso e tirare fuori dalle macerie i sopravvissuti nel suo Paese. In Turchia, la città di Izmir è stata la più colpita dal terremoto e il giovane Rıdvan non ci ha pensato due volte a prendere un biglietto di sola andata da Istanbul a Izimir, per andare ad aiutare sul posto.

via Instagram / Rıdvan Çelik

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Facebook / Türkiye Gazetesi

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Memore del devastante terremoto del 1999 che colpì la Turchia, - un terremoto di magnitudo 7.8 in cui persero la vita migliaia di persone, mentre altre centinaia di migliaia persero la casa - Rıdvan ha voluto questa volta dare il suo aiuto concreto sul campo. Grazie alla sua piccola statura, infatti, Rıdvan riesce ad intrufolarsi tra le macerie e nei buchi più nascosti, per riesumare corpi di sopravvissuti che altrimenti non ce l'avrebbero fatta. 

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"Non ho esitato" ha detto Rıdvan riferendosi al proprio incarico, "sotto quelle macerie ci sarei potuto essere io o i miei cari".

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Il "piccolo" Rıdvan è ben presto diventato una fonte di ispirazione per molti suoi concittadini, che hanno scelto di aiutare in un momento così difficile. Il lavoro dei volontari è ora messo a dura prova anche dalla graduale diminuzione delle temperature durante la notte: sappiamo bene che ogni minuto è prezioso per salvare una vita umana e non ci si può arrestare, nemmeno per riposare un attimo.

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