Coronavirus, in Cina stanno gradualmente riaprendo i "mercati umidi": sul bancone, ancora serpenti e pipistrelli

di Simone Fabriziani

31 Marzo 2020

Coronavirus, in Cina stanno gradualmente riaprendo i "mercati umidi": sul bancone, ancora serpenti e pipistrelli
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Nonostante il lento ritorno alla normalità dopo mesi di lockdown e di quarantena forzata in Cina, la temporanea sconfitta del Covid-19 sembra progressivamente assumere sempre di più i toni del ricordo sbiadito nella nazione asiatica da dove tutto è partito. Tant'è che nella città di Guilin, nell'area del sud-ovest della Cina, stanno riaprendo nuovamente i primi "mercati umidi" dove si vendono animali come cani, gatti, pipistrelli, pangolini e via dicendo.

via Daily Mail UK

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Ricordiamo che è stato proprio dal mercato umido di Wuhan che il contagio da Covid-19 è partito e si è poi diffuso non soltanto nella vasta provincia dell'Hubei, ma progressivamente in tutto il mondo; questo virus di cui non esiste ancora un vaccino, sembra difatti che abbia un'origine animale, da ascrivere secondo alcuni studi agli organismi dei pangolini (anche se sembra che questa origine sia stata screditata) e sopratutto dei pipistrelli.

Eppure, nonostante la pandemia globale da Coronavirus in atto, lì dove tutto è silenziosamente iniziato a fine 2019, adesso questi veri e propri mercati degli orrori stanno lentamente riaprendo.

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Il Daily Mail infatti segnala la presenza di questi mercati nella città di Guilin, nel sud-ovest della Cina, dove non è infrequente incontrare in gabbie stipate e maleodoranti, animali come cani, gatti, pangolini, pipistrelli, ma anche serpenti, conigli, anatre. Un lento ritorno alla normalità per questa antica tradizione cinese, in barba alle misure di illegalità che erano state messe in atto proprio in Cina sulla vendita di questo tipo di animali durante l'emergenza sanitaria.

"Tutti qui credono che l’epidemia sia finita e che non c’è più nulla da preoccuparsi. Ora il problema riguarda sono gli altri paesi. I mercati sono tornati a funzionare esattamente come prima del coronavirus. L’unica differenza è che le guardie di sicurezza cercano di impedire a chiunque di scattare foto, cosa che prima non sarebbe mai successa”. Il virus cinese sembra sia gradualmente scomparso dal territorio cinese, ma le vecchie abitudini sono dure a morire...

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