Nella vita non hai bisogno di tantissimi amici: ne bastano pochi, ma buoni

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di Lorenzo Mattia Nespoli

14 Febbraio 2020

Nella vita non hai bisogno di tantissimi amici: ne bastano pochi, ma buoni
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Per molti, circondarsi di tantissime persone con le quali condividere esperienze giorno dopo giorno è una cosa fondamentale. Tanto che diventa spesso vitale, al punto che, se non si fa parte di un numeroso gruppo, non ci si sente mai completamente felici. 

Di sicuro, molti di noi si ritroveranno in questa descrizione pensando soprattutto agli anni della gioventù. A scuola, infatti, divisioni, esclusioni e dinamiche di gruppo possono essere davvero traumatiche, e lasciare un segno in termini di insoddisfazione, anche a distanza di tempo. Crescendo, però, la vita si guarda con occhi diversi, e ci si rende conto che la maggior parte delle ansie di socialità e (presunte) amicizie da avere diventano cose non così vitali come un tempo.

via Psychology Today

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Pixnio

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Se a scuola non facevamo parte di quelli "popolari", di sicuro non avevamo molti "amici". Già, lo abbiamo scritto tra virgolette, perché l'amicizia vera è un bene raro da trovare, e non si misura certo nei rapporti, spesso basati sulle apparenze e le convenzioni, che si hanno a scuola. Maturando e col passare del tempo, tuttavia, ci si accorge che, per sentirsi accettati e soddisfatti, non servono decine di persone intorno a sé, ma ne bastano un paio che sappiano realmente essere nostre amiche.

Gruppi chiusi, esclusioni, prese in giro, supposizioni: chi ha vissuto in prima persona tutto questo sa bene di cosa stiamo parlando. Durante gli anni dell'adolescenza, i ragazzi sanno essere veramente offensivi e mettere in atto comportamenti dannosi per gli altri. 

È per questo che, nonostante tutto sembri opaco e negativo, occorre sempre proiettarsi con la mente al futuro. Ad esempio, guardando con fiducia agli anni della maturità vera, ossia quelli successivi alle scuole. È proprio lì che, per molte persone, si inizia a vivere, comprendendo chi siamo davvero e cosa vogliamo, da noi stessi e dagli altri.

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ECohen/Flickr

ECohen/Flickr

Fuori dalle dinamiche del "branco" si diventa uguali, e si comincia a fare una cosa che rimpiangiamo di non aver potuto fare prima: scegliere le nostre compagnie, selezionarle in qualche modo. È a quel punto che, forti della nostra fiducia ritrovata, iniziamo a mostrarci più sicuri, più aperti, magari più simpatici nei confronti degli altri. Perché in fondo è proprio vero che più siamo in pace con noi stessi e meglio staremo con gli altri, apparendo di sicuro persone migliori.

Ed ecco che, nel giro di poco, arriveremo a fare la conoscenza di persone speciali, proprio come noi, che sanno sintonizzarsi sulle nostre visioni, sanno prenderci per quello che siamo; in una parola: sanno rispettarci. Anche se non si tratta di un numeroso gruppo di persone, ci renderemo conto che ne bastano un paio, ma buone, per essere felici.

Proprio così: se vi sembra strano, aspettate a pensarlo. In fondo non tutti ci meritano, ed è per questo che è meglio circondarci il più possibile di persone sincere e che sappiano accettarci, migliorandoci giorno dopo giorno. Sono queste le persone amiche che rimangono per molto, molto tempo, da non lasciar andare e con cui vivere al massimo la nostra vita. Non importa se sono due e non dieci: sono loro quelle di cui abbiamo veramente bisogno.

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