La sua casa va all'asta dopo che ha perso il lavoro, ma i concittadini gliela ricomprano

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di Lorenzo Mattia Nespoli

10 Settembre 2019

La sua casa va all'asta dopo che ha perso il lavoro, ma i concittadini gliela ricomprano
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Quando si oltrepassano certe soglie di età, diventa sempre più difficile ripensare a sé stessi e proiettarsi verso nuove esperienze e attività, specie dal punto di vista lavorativo. 

La situazione, per molte persone che perdono la loro occupazione dopo i 50 anni - e per le loro famiglie -, può infatti diventare davvero dura da sostenere, tanto da portarle in condizioni di grandi difficoltà.

È quello che purtroppo è successo a un operaio di 56 anni residente a Tula, un paese di 1500 abitanti nella provincia di Sassari, nel nord della Sardegna. La disperazione e il disagio dell'uomo, tuttavia, hanno lasciato il posto a un po' di serenità, grazie al bellissimo gesto dei suoi concittadini. Scopriamo cosa è successo.

via L'Unione Sarda

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Gianni Careddu/Wikimedia

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Tomasino è il nome del 56enne in questione, a cui è capitato proprio ciò che molti suoi coetanei temono: perdere il lavoro e, di conseguenza, non riuscire più a pagare le rate del mutuo e a mandare avanti la famiglia.

Verificata l'impossibilità a saldare le mensilità, la banca ha infatti deciso di porre l'immobile sotto sequestro e di metterlo poi all'asta per 27mila euro. L'uomo si è così venuto a trovare in una situazione davvero complicata, anche perché non viveva solo nella casa, ma con moglie e due figli.

Ha dunque deciso di rivolgersi ai servizi sociali del Comune di Tula, per far presente la sua situazione e chiedere aiuto. Come spesso accade nelle realtà di paesi piccoli, le notizie circolano in maniera veloce e capillare. Così, una volta che gli abitanti della cittadina sarda sono venuti a conoscenza di quanto stava accadendo a Tomasino, hanno deciso di mettere in piedi una vera e propria gara di solidarietà, dandosi da fare in prima persona.

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Pxhere

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Con immenso altruismo, cittadini, associazioni, comitati e parrocchia si sono uniti in una grande raccolta fondi, che ha dato ottimi risultati. Grazie ai contributi ottenuti, nonché a lotterie benefiche messe in piedi appositamente, nelle casse dei tulesi è arrivato il denaro necessario per ricomprare all'asta l'appartamento dell'operaio e, dunque, restituirglielo.

L'impegno collettivo è stato enorme, così come grandissima è stata la sensibilizzazione suscitata dalla storia di Tomasino. In tempi in cui solidarietà e umanità sono concetti troppo spesso dimenticati o messi da parte, è bello sapere che esistono ancora realtà che riescono a unirsi per il bene di chi è meno fortunato.

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