Insegniamo ai nostri figli che nella vita fa più onore essere onesti che essere furbi

di Davide Bert

28 Aprile 2019

Insegniamo ai nostri figli che nella vita fa più onore essere onesti che essere furbi
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Meglio essere onesti o furbi? In passato rispondere a questa domanda in pubblico aveva una sola conseguenza, preferire la prima ipotesi per tenersi magari la seconda come pensiero intimo e personale. Essere puri e trasparenti era un valore in ogni caso, sia quando rappresentava una reale convinzione che quando era solo esibizione di falsa morale. Lo stesso quesito oggi avrebbe un risultato ben diverso, forse diametralmente opposto.

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eucyclistsfed/Flickr

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Già perché l’astuzia adesso è un valore, un’abilità, una qualità necessaria per eccellere. Per di più va ostentata, tendendosi per sé l’idea che in fondo, ma proprio in fondo, essere onesti sia una cosa buona ma purtroppo poco utile.

Ogni dote alla base non è né buona né cattiva e come sempre tutto dipende dall’uso che se ne fa. La furbizia può essere una grande alleata, ma nell’epoca moderna è più che altro ridotta al “lato oscuro dell’intelligenza”.

L’intelligenza, o meglio “le intelligenze”, si riferiscono alle capacità di comprendere e agire utilizzando l’esperienza e le risorse a disposizione per raggiungere un determinato obiettivo. La furbizia, nell’accezione attuale, è il saper approfittare delle debolezze altrui o trovare il modo di ingannare uno schema di regole creato per mettere ordine nel vivere sociale.

Ecco quindi che un onesto non si sognerebbe mai di compiere azioni o addirittura formulare pensieri contrari al bene comune o altrui, a prescindere da credo religioso, politico o etico. Un furbo invece usa qualunque mezzo, lecito o illecito per il proprio tornaconto, senza scrupoli o rimorsi nel danneggiare chi si trova sulla sua strada.

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Joy Coffman/Wikimedia

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Il un mondo materiale in cui a tutto e tutti viene dato un prezzo, in cui i valori fondamentali sono fama, successo, notorietà, ricchezza, ecc, a cosa può servire insegnare a un figlio l’onesta anziché la furbizia? Al di là di qualunque opinione o riflessione utilitaristica si potrebbe pensare che chi è onesto lo è suo malgrado, semplicemente perché è fatto così. In parte è vero ma è anche la capacità di decidere il giusto nonostante tutto e tutti, trasmettendo ciò in cui crede anche alla generazione seguente.

Frasi consolatorie o autogratificanti sembrano quasi un modo per garantire che al mondo ci sia sempre un numero sufficiente di onesti di cui i furbi possano approfittarsi.

Quindi meglio dire che essere onesti è una scelta, la scelta di onorare ciò che di nobile c’è negli esseri umani, facendosi rispettare all’occorrenza quando si ha a che fare con il furbo di turno.

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