Il segreto di Seneca per calmare la mente eliminando le preoccupazioni inutili

di Simone Fabriziani

08 Aprile 2019

Il segreto di Seneca per calmare la mente eliminando le preoccupazioni inutili
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Capita a tutti di non poter fare a meno di pensare che la vita e tutto ciò che essa contiene, dalle esperienze positive a quelle più negative, sia una continua catalogazione di bene e male, di fenomeni che non possiamo fare altro che inserire in due gruppi contrapposti tra di loro: quelli che sono dannosi per la nostra vita e quelli che ci procurano serenità e soddisfazione, rifuggendo i primi.

La questione psicologica moderna ha portato avanti l'idea per cui ci preoccupiamo troppo, spesso inutilmente. Eppure Seneca li aveva preceduti.

via Filosofico.net

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Peter Paul Rubens/Wikimedia

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Secondo il grande filosofo dell'antica Roma , la concentrazione dei nostri pensieri sugli aspetti negativi del nostro vissuto non ci fa trascorrere i nostri giorni con la giusta serenità. Nello scambio di lettere con l'amico Lucilio pubblicate in "Lettere di uno stoico" Seneca dice: "ci sono più cose che possono spaventarci che schiacciarci; soffriamo più spesso nell’immaginazione che nella realtà. alcune cose ci tormentano più del dovuto; altre ci tormentano prima che arrivino e altre ancora ci tormentano quando non dovrebbero tormentarci affatto. Abbiamo l’abitudine di esagerare, immaginare o anticipare la tristezza."

Seneca insiste sul fatto che la vita conduciamo è spesso caratterizzata dalla presenza costante della negatività, del pericolo imminente che qualcosa possa danneggiarci o toglierci uno sprazzo di felicità; una condizione, questa, che è condivisa da tutti gli esseri umani.

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Pxhere

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Seneca poi va oltre e classifica quelle che secondo il suo pensiero sono le preoccupazioni ragionevoli e quelle totalmente irrazionali; secondo l'opinione del grande filosofo romano, tendiamo ad assecondare con troppa frequenza quelle irrazionali, e a tal proposito cerca di delineare a che una possibile soluzione alle "troppe preoccupazioni": "La vera felicità è godersi il presente senza dipendere ansiosamente dal futuro, non divertirci con speranze o paure, ma riposare tranquillamente, come chi non desidera niente. Le più grandi benedizioni dell’umanità sono dentro di noi e sono alla nostra portata. Un uomo saggio è felice della sua sorte, qualunque essa sia, senza desiderare ciò che non ha.”

Il segreto di Seneca, ma che dovremmo tenerci stretto ogni giorno della nostra vita, è quello di vivere qui e ora, nel presente, lontani da ogni tipo di preoccupazione a venire. Qualunque tipo di futuro ci attenda, lo sapremo affrontare meglio se imparassimo le virtù della resilienza, dell'imparare ad essere forti e di apprezzare tutto il meglio che ci capita proprio adesso, qui e ora!

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