Lavorare 4 giorni a settimana sarebbe un vantaggio per la per salute, la produttività e l'ambiente

di Davide Bert

03 Febbraio 2019

Lavorare 4 giorni a settimana sarebbe un vantaggio per la per salute, la produttività e l'ambiente
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Chi vive nell’epoca moderna considera la classica settimana lavorativa – dal lunedì al venerdì e dalle 9:00 alle 17:00–, l’assoluta normalità. Molti però ignorano che questo stile di vita è stato invece una conquista ottenuta dopo lunghe e difficili lotte, quando i turni in fabbrica erano massacranti e le tutele inadeguate.

Per chi viveva agli inizi del secolo scorso la sola idea di lavorare “soltanto” 5 giorni su 7 per 8 ore al giorno appariva praticamente una follia. La storia sembra ripetersi oggi, quando si discute sulla possibilità di lavorare per soli 4 giorni a settimana.

via breathehr.com

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L’era digitale hanno condotto oggi a ritmi di lavoro molto serrati, tanto che in molti casi le persone saltano la pausa pranzo o fanno sempre più straordinari. Tuttavia questa tendenza, paradossalmente, anziché aumentare la produttività, si traduce in un calo del rendimento. Lo stress e l’affaticamento infatti non soltanto generano meno efficienza ma portano i dipendenti ad aumentare i giorni di malattia durante l’anno.

Nei paesi invece dove è stata sperimentata la settimana lavorativa di 4 giorni, si registrano meno assenze e individui che nel tempo guadagnato riescono a dedicarsi di più alla cura di se e all’attività fisica.

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Meno giorni di lavoro non vogliono dire soltanto più benessere per le persone, ma anche vantaggi per l’ambiente. Passare da 7 a 4 giorni vuol dire in sostanza guadagnare 3 giorni in cui i dipendenti non sono costretti a spostarsi con l’auto per andare e tornare dal lavoro. Ciò vuol dire inquinare di meno e ridurre la spesa in carburante. Durante la stessa unità di tempo gli uffici restano chiusi, consumando un enorme quantitativo in meno di energia.

Tanti vantaggi quindi, per il benessere delle persone e per la salute del pianeta. Basta pensare che ridurre solo del 10% la quantità di ore di lavoro di un individuo, ne ridimensiona del 15% la sua impronta di carbonio. Quest’ultima è praticamente la misura della quantità di emissioni CO2 e gas serra immesse nell’atmosfera durante le attività umane.

Infine vi è la già citata questione della produttività, che ne risulterebbe migliorata grazie ad una maggiore concentrazione e lucidità di lavoratori meno provati.  Almeno per ora la settimana lavorativa di 4 ore è soltanto un’ipotesi, però guardare paragonare il passato al presente può servire da incoraggiamento e far pensare che tutto sia possibile.

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