Quando non sai cosa fare, non fare nulla: un racconto buddhista ci insegna il valore della pazienza

di Francesca Torino

23 Novembre 2018

Quando non sai cosa fare, non fare nulla: un racconto buddhista ci insegna il valore della pazienza
Advertisement

I buddhisti credono che la nostra mente sia come una scimmia (monkey mind), cioè irrequieta, agitata, confusa, indecisa e inconstante, e che passa da uno stato all'altro proprio come un primate salta da un ramo a un altro. Passiamo da un pensiero all'altro così repentinamente che ci troviamo spesso in stati di agitazione e confusione, e le nostre emozioni del momento non ci aiutano, anzi peggiorano la situazione. Il segreto per evitare tutto questo è, ci insegnano i buddhisti, aspettare. Quando non si sa cosa fare, che decisione prendere, è meglio non fare nulla e aspettare dando tempo alle cose. È questo l'unico rimedio che possiamo adottare per ritrovare quella serenità mentale persa.

Un racconto buddhista ci spiega meglio il significato dell'attesa e dell'avere pazienza, quando le cose sembrano non andare per il verso giusto.

Advertisement
pxhere.com

pxhere.com

Buddha e i suoi discepoli intraprendono un lungo viaggio passando per diverse città. In un giorno particolarmente caldo, Buddha chiede a un suo discepolo, quello più impaziente:

"Ho sete, potresti prendermi un po' d'acqua dal lago vicino?".

L'uomo va, ma non appena arriva per prenderne un po', il lago viene attraversato da un carro di buoi che sporca l'acqua. Ritorna da Buddha e gli dice:

"Maestro, l'acqua è fangosa e non si può bere."

Passata mezz'ora, Buddha domanda allo stesso discepolo di portargli l'acqua di quel lago. L'uomo va e ritorna da lui rispondendogli in modo più risoluto che quell'acqua non si poteva bene.

Buddha chiede all'uomo dell'acqua più volte e questi va e ritorna dal lago sempre a mani vuote, fino a quando ad un certo punto non la trova limpida e cristallina. Ne raccoglie un po' per il suo Maestro e gliela porta. Buddha nel vederla domanda al discepolo come l'abbia pulita, ma l'uomo non capendo la domanda, non risponde.

È il Maestro stesso a farlo per lui: "Aspetta e lascia stare l'acqua. Il fango piano piano si deposita sul fondo del lago e la sua acqua torna ad essere pulita. Devi dargli tempo e non essere impaziente. Deve ritrovare il suo equilibrio e tu non devi fare nulla. Tutto passerà se avrai pazienza".

Molto spesso l'ansia e la voglia di trovare una soluzione ci portano a fare scelte affrettate, che non fanno che peggiorare la situazione. Quando è possibile è meglio attendere, respirare, e muoversi solo quanto le condizioni saranno più favorevoli. Alcuni problemi finiscono addirittura per risolversi da sé, con il giusto tempo!

Advertisement