Quando senti che non ce la fai più ad andare avanti nella vita, ricorda questo insegnamento

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di Claudia Melucci

21 Marzo 2018

Quando senti che non ce la fai più ad andare avanti nella vita, ricorda questo insegnamento
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Viviamo in un momento storico in cui, mai come ora, ci troviamo spesso ad occuparci di più cose contemporaneamente: il multitasking è sicuramente un'abilità positiva, ma sappiamo bene che è anche in grado di portare una persona all'esaurimento. Sempre ad occuparci di più impegni insieme, a pensare alla casa, al lavoro, alle proprie situazioni sentimentali e a quelle economiche: e come se non bastasse, vogliamo migliorare la produttività, approfittare di ogni singolo momento libero per sbrigare una faccenda...

In questa frenesia generale è facile arrivare in un punto in cui ci si sente persi, fermi, stagnanti, nonostante tutto scorra vicino così velocemente: incapaci di stare al passo con il tempo, vediamo tutto andare troppo di fretta, compresa la vita stessa...

Vi è mai capitato di sentirvi in questo modo? Se è stato così anche per voi, allora dovreste leggere e ricordare questa storia...

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Il boscaiolo

Il boscaiolo

C'era una volta un boscaiolo che aveva trovato lavoro in un deposito di legname: il salario era buono, l'ambiente anche, per questo il boscaiolo era pronto a dare sempre il meglio di sé. 

Il primo giorno si presentò al caposquadra, il quale gli assegnò un'ascia e un'area di bosco da tagliare: quel primo giorno, il boscaiolo tagliò diciotto alberi. 

"Devo congratularmi con te", disse il caposquadra, "Vai avanti così".

Incoraggiato da quelle parole, il boscaiolo decise di fare ancora di più il giorno dopo, per questo quella notte andò a dormire presto.

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Il giorno dopo si alzò prima di tutti gli altri, raggiunse la foresta ed iniziò a tagliare gli alberi. Nonostante i buoni propositi, non riuscì ad abbattere più di quindici alberi.

"Deve essere la stanchezza", pensò. Così, decise di andare a dormire al tramonto. 

All'alba del giorno seguente si alzò, sicuro stavolta di fare di meglio dei diciotto alberi. Tuttavia, non riuscì ad arrivare nemmeno alla metà. Il giorno successivo ne tagliò sette, poi cinque, fino a quando passò l'intero pomeriggio ad abbattere il suo secondo albero. 

Irritato con se stesso e preoccupato per quello che avrebbe detto il caposquadra, decise di andare da lui per dirgli che, nonostante i risultati, ce la stava mettendo davvero tutta, fin quasi allo svenimento.

Il caporeparto ascoltò le sue parole, poi aggiunse solo una domanda: "Quando hai affilato l'ascia per l'ultima volta?"

A quel punto il boscaiolo abbassò gli occhi per la vergogna. "Non ho avuto il tempo per affilare l'ascia. Ero troppo impegnato a tagliare gli alberi".

A volte guardiamo solo i risultati e perdiamo di vista il metodo con cui cerchiamo di raggiungerli: questo ci procura insoddisfazione, che potrebbe risolversi semplicemente fermandosi a pensare cosa c'è di sbagliato.

A volte guardiamo solo i risultati e perdiamo di vista il metodo con cui cerchiamo di raggiungerli: questo ci procura insoddisfazione, che potrebbe risolversi semplicemente fermandosi a pensare cosa c'è di sbagliato.

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Se anche voi ce la state mettendo tutta, a scapito della vostra salute e della vostra vita, ma non state ottenendo i risultati sperati, prendetevi una pausa: rimettete insieme le energie, affilate la vostra ascia... solo così potrete tornare a dare il meglio di voi.

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