Ogni giorno fa 10 minuti di complimenti ai suoi alunni: gli effetti sono sorprendenti

di Anna Brunelli

05 Maggio 2016

Ogni giorno fa 10 minuti di complimenti ai suoi alunni: gli effetti sono sorprendenti
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Chris Ulman è insegnante nella scuola di Jacksonville, in Florida. Da 3 anni si occupa di una classe composta da bambini affetti da varie patologie (autismo, sindrome di Down, disturbi neurologici, lesione cerebrali...), sperimentando un approccio educativo diverso, basato sull'empatia e l'autostima.

Tutte le mattine, Chris inizia la lezione complimentandosi con i suoi alunni, uno per uno, per i progressi che hanno fatto: la tecnica si è rivelata vincente.

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Da 3 anni, Chris lavora con una classe di bambini affetti da diverse patologie.

Da 3 anni, Chris lavora con una classe di bambini affetti da diverse patologie.

Il suo approccio educativo si basa sull'autostima e l'empatia: "Provengono tutti da esperienze di segregazione, nel senso che sono sempre stati separati dagli altri studenti", racconta Chris. 

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Il suo approccio si è rivelato vincente.

Il suo approccio si è rivelato vincente.

"Ora partecipano alle attività scolastiche, ballano di fronte a centinaia di altri bambini e prendono la parola nei dibattiti".

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"Il mio lavoro è di invertire la loro impostazione psicologica e aiutarli ad avere stima di sé“, spiega Chris, "ricordare loro le qualità che possiedono sposta l’attenzione da ciò che non possono fare a ciò che, invece, sanno e possono fare. I bambini sono diventati più socievoli e le loro abilità comunicative, verbali e non, sono migliorate notevolmente”.

"Invece di focalizzarmi sui deficit, mi concentro sui talenti".

"Invece di focalizzarmi sui deficit, mi concentro sui talenti".
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 "L'importante è che l'allievo si senta apprezzato, compreso e, di conseguenza, stimolato a fare meglio, imparando, nello stesso tempo, a riconoscere i successi dei suoi compagni e a gioire con loro".

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