"Sono stato licenziato via mail dopo 20 anni nella stessa azienda: è stato orribile"

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di Isabella Ripoli

27 Gennaio 2023

"Sono stato licenziato via mail dopo 20 anni nella stessa azienda: è stato orribile"
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Quando si entra nel mondo del lavoro, si spera sempre di poter trovare l'occasione migliore e magari di essere notati da una grande azienda. I vantaggi di lavorare per i "giganti" del proprio settore sono tanti: dal prestigio alla bellezza dell'impiego, dalla stabilità contrattuale ed economica all'importanza di tale esperienza. D'altro canto, però, far parte di una famiglia lavorativa troppo grande, comporta anche delle piccole rinunce, o semplicemente l'essere considerati "uno fra i tanti". 

In diversi casi, infatti, si innesca un meccanismo del tutto involontario di spersonalizzazione. Ciò vuol dire che ogni singolo dipendente non è considerato come individuo a sé - sarebbe davvero difficile in aziende enormi - ma solo un numero nell'infinità di lavoratori. Questo, purtroppo, può innescare situazioni per le quali si potrebbe rimanere male, com'è successo al protagonista di questa storia.

via CBS News

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Jeremy Joslin è un ingegnere che ha lavorato per ben 20 anni in una nota società legata al web: Google. Molti di noi conoscono bene la piattaforma e sanno quanto sia importante nello scenario contemporaneo, per cui nel corso del tempo il gruppo di lavoratori che ne hanno consentito lo sviluppo è aumentato sempre di più, fino a raggiungere cifre molto alte. Il protagonista era uno di questi, almeno fino a quando non ha ricevuto una mail.

In una qualunque giornata, Jeremy si è alzato come sempre, ha acceso il computer e si è visto recapitare una mail dall'azienda. Se state pensando a un normale messaggio di lavoro, vi sbagliate. Nel testo c'era semplicemente scritto che la società stava facendo tagli al personale e il rapporto di lavoro con lui si era concluso in quel momento. L'avevano licenziato con pochissime righe e tutto tramite web.

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Pxhere - Not the actual photo

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"È difficile constatare che dopo 20 anni di lavoro insieme non sarò più parte di quella famiglia - ha raccontato - Mi è tanto dispiaciuto sapere tramite mail che quello era il mio ultimo giorno di lavoro e che non avrei avuto la possibilità di trascorrerlo insieme ai miei colleghi. Non mi sarei mai aspettato di essere licenziato così, è stato brutto - ha proseguito l'uomo - ed è triste non poter salutare personalmente gli altri. Chiudere i rapporti con una mail fredda e senza alcun riconoscimento per il lavoro svolto, non mi sembra corretto".

Jeremy non è stato l'unico a ricevere questo trattamento: molti altri suoi colleghi sono stati mandati via allo stesso modo. C'è chi, addirittura, si è recato a lavoro, ma non gli è stato consentito l'accesso perché il tesserino non funzionava più, e tutto senza preavviso.

Insomma, le grandi aziende danno molte opportunità, è vero, ma dal punto di vista del rapporto individuale non sono il massimo. Da una parte dispiace, ma se i dipendenti sono migliaia e si ha la necessità di fare tagli o di comunicare qualunque altra cosa, non c'è modo più veloce e immediato dell'invio di una mail, come hanno specificato, a malincuore, anche da Google.

Resta il fatto che dopo 15, 17, 20 anni, se non di più, una stretta di mano, un saluto e un semplice grazie per tutto ciò che è stato fatto, non guasterebbe. Siete d'accordo?

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