Ha il 90% del corpo tatuato: "sul lavoro dovevo nascondermi per non farmi vedere dai capi"

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di Isabella Ripoli

26 Ottobre 2022

Ha il 90% del corpo tatuato: "sul lavoro dovevo nascondermi per non farmi vedere dai capi"
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Molte persone, al giorno d'oggi, amano i tatuaggi e non disdegnano l'ipotesi di farne uno o più sul proprio corpo. C'è chi ne sceglie uno piccolo in memoria di un evento particolare legato alla propria vita o a una persona speciale, e chi, all'opposto, decide di disegnare completamente il suo corpo, fino a non lasciare nemmeno un centimetro di pelle scoperto. È il caso dell'uomo di cui vogliamo parlarvi.

Amante di questa forma d'arte, il protagonista della vicenda è arrivato a spendere circa 27.000 euro per raggiungere il suo obiettivo, ma, purtroppo, la sua passione si è svelata negativa nella sfera lavorativa. Scopriamo perché.

via The Sun

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Matthew Whelan è un 42enne britannico diventato famoso per le disavventure lavorative derivanti dal suo corpo tatuato. L'uomo, irrefrenabilmente appassionato di disegni sul corpo, ha raggiunto un record personale: ha ricoperto il 90% della sua pelle. Purtroppo per lui, la sua passione si è trasformata in un problema. 

Molte persone, soprattutto in ambiente lavorativo, pretendono che venga rispettata una certa etichetta e questa non riguarda solo l'abbigliamento. Ci sono alcune aziende, infatti, che ritengono inopportuno avere nel proprio staff dipendenti "troppo" tatuati. Ecco, allora, che per chi è appassionato come Matthew, può diventare problematico lavorare o solo farsi vedere dagli altri.

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"Il mio aspetto mi ha limitato più di una volta - ha raccontato il 42enne - Le persone ti considerano diverso e ti mettono in un angolo. È vero che le aziende prevedono un codice comportamentale e il rispetto di alcune regole, ma credevo che queste riguardassero solo i vestiti. In passato - ha continuato - ho subito delle vere discriminazioni per i miei tatuaggi". 

L'uomo lavorava in un call center, quando un giorno era attesa la visita dei manager. All'improvviso, secondo il suo racconto, si sono mobilitati per spostare qualcuno all'altro capo dell'edificio. La persona da spostare era lui. Non volevano assolutamente che i capi vedessero un dipendente così tatuato ed è stato praticamente nascosto ai loro occhi. Una situazione imbarazzante e per niente positiva che ha fatto riflettere l'uomo. 

Lui, nonostante il rischio di non essere accettato in qualunque altro ambiente lavorativo o, addirittura, di perdere l'occupazione, non ha intenzione di rinunciare al suo aspetto. 

Voi siete d'accordo o pensate che potrebbe decidere di toglierne qualcuno per evitare problemi futuri?

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