Bimba di 9 anni salva i genitori da un'intossicazione sbloccando il telefono del papà all'ultimo secondo

di Marcello Becca

14 Dicembre 2021

Bimba di 9 anni salva i genitori da un'intossicazione sbloccando il telefono del papà all'ultimo secondo
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La mamma era svenuta e, accanto a sé, il padre non riusciva più a muoversi. Allora una bambina di nove anni, Jayline Barbosa Brandao, ha preso il cellulare e ha cercato di chiamare i soccorsi. Purtroppo però, il telefono era bloccato. Così, Jayline ha utilizzato il riconoscimento facciale dell’apparecchio mettendolo proprio sopra il viso del papà ormai in stato semi-cosciente. In questo modo è riuscita a far partire la macchina dei soccorsi per salvare tutta la sua famiglia che stava soffocando per una fuga di monossido di carbonio in casa.

 

via Fox News/YouTube

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A causa delle ripetute tempeste avvenute nel New England, nel nord degli Stati Uniti, molte famiglie utilizzano dei generatori elettrici autonomi. In questa maniera possono ancora utilizzare l’energia elettrica anche quando la rete generale viene bloccata a causa dei tifoni. Tuttavia questi strumenti presentano il rischio di sprigionare - se rotti o difettosi - monossido di carbonio. Si tratta di un gas inodore e insapore ma dagli effetti letali immediati. Chi respira in uno spazio chiuso del monossido di carbonio, corre il rischio di perdere i sensi e di rischiare grosso in un breve lasso di tempo.

È quello che è successo alla famiglia Barbosa Brandao residente a Brockton, Massachusetts. Qui la figlia di nove anni Jayline Barbosa Brandao ha sentito suo padre urlare e ha visto sua madre giacere immobile incosciente, svenuta per aver respirato troppo monossido di carbonio proveniente dal generatore. Allora ha subito preso il cellulare del padre e ha digitato i numeri di emergenza, per scoprire che il telefono era bloccato.

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Nonostante la gravità della situazione, la piccola non si è lasciata prendere dal panico. Ha utilizzato il riconoscimento facciale mettendolo proprio sopra il viso dell’uomo sdraiato a terra in una situazione veramente disperata. “Non riuscivo a muovermi” ha detto il signor Barbosa Brandao “e tutto stava svanendo davanti ai miei occhi. Sentivo un gran senso di impotenza e di debolezza allo stesso tempo. Certo se non ci fosse stata Jayline…

La bambina è riuscita a sbloccare la tastiera e ha chiamato il numero di emergenza. Subito ha spiegato cosa stesse succedendo e quale fosse l’indirizzo cui recarsi immediatamente. È così partita la macchina dei soccorsi e la corsa contro il tempo dei sanitari i quali - resisi conto della situazione - avevano già approntato maschere di ossigeno per il primo soccorso.

Oggi la ragazzina è giustamente celebrata come una piccola eroina: sarebbe bastato poco tempo perché la situazione volgesse in tragedia per tutta la famiglia, ma per fortuna tutto è bene quel che finisce bene!

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