Sospeso dalla scuola, la mamma lo punisce facendogli buttare la spazzatura e tagliare il prato dei vicini

di Marcello Becca

23 Agosto 2021

Sospeso dalla scuola, la mamma lo punisce facendogli buttare la spazzatura e tagliare il prato dei vicini
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Da sempre parlando dell’educazione dei figli c’è una cosa che divide i genitori: le punizioni. C’è chi dice che per far passare un insegnamento in maniera esemplare sia obbligatorio punire il proprio figlio con restrizioni, divieti o addirittura punizioni fisiche. Altri invece sostengono che il dialogo e una breve ramanzina possa essere sufficiente per mettere i ragazzi sulla buona strada. Due scuole di pensiero molto contrastanti che puntano entrambe alla maturazione dei ragazzi per assicurarsi che non si ripetano determinate azioni. C’è un terzo gruppo di genitori che ha trovato nelle faccende domestiche un’ulteriore punizione. Ecco cosa si è inventata la madre di Jadarien, sospeso da scuola per cattiva condotta…

via Express Digest

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Demetris Payne/Facebook

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Demetris Payne, molto delusa dal comportamento del figlio adolescente ha escogitato una maniera per far comprendere al ragazzo il valore dell’istruzione e della buona condotta. Il ragazzo tredicenne è stato infatti sospeso da scuola per tre giorni dopo diversi richiami e note sul registro. La madre però, ha deciso di sfruttare proprio questi tre giorni per “punire” suo Jadarien attraverso un metodo alternativo che sembra aver funzionato.

Dopo aver escogitato nei dettagli il piano, la mamma dell’adolescente ha cominciato a pubblicizzare suo Jadarien come “tuttofare”, qualsiasi lavoretto sarebbe andato bene. E così, in poche ore sui social l’idea brillante di Demetris ha cominciato ad ottenere un discreto successo.

Il ragazzo avrebbe infatti raccolto la spazzatura, tagliato l’erba, pulito il cortile e persino lavato le auto dei vicini di casa. Ovviamente questi servizi sarebbero rimasti totalmente gratuiti, scontando in questo modo la punizione scolastica nel migliore dei modi: rendendosi utile.

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Demetris Payne/Facebook

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La mamma ha poi spiegato a Jadarien che questi lavori forzati non avevano lo scopo di punirlo, ma piuttosto di insegnarli il valore della disciplina e del dovere. Rendersi utile lavorando per tre ore al giorno avrebbe insegnato all’adolescente a sottostare a determinate regole senza mancare di rispetto agli adulti o ai suoi insegnanti.

Demetris Payne/Facebook

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Effettivamente la punizione sembra essere stata di grande aiuto per il ragazzo. Tornato a scuola gli insegnanti si sono stupiti per il nuovo comportamento in classe di Jadarien e non hanno esitato a domandare alla madre quale fosse il segreto.

Demetris Payne/Facebook

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Successivamente il ragazzo ha stabilito un piano d’azione con gli stessi insegnanti da attuare durante l’anno in maniera tale da andare sempre d’accordo con tutti.

Insomma, non sempre sono obbligatorie delle punizioni severe in grado di incutere unicamente timore e paura nel ragazzo. A volte è sufficiente avere un po’ di creatività e trovare un canale comunicativo corretto con i più giovani in cerca della buona strada!

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