Questa nonna è costretta a lavorare ogni giorno come "statua vivente" in strada, per sfamare il nipote di 2 anni

di Marta Mastrogiovanni

10 Maggio 2021

Questa nonna è costretta a lavorare ogni giorno come "statua vivente" in strada, per sfamare il nipote di 2 anni
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I nonni sono sempre presenti per i loro nipoti, o almeno è quello che si spererebbe in situazioni di pace e tranquillità familiare. Ci sono nonni, poi, che si sostituiscono ai genitori stessi per i più svariati motivi, tra cui anche il fatto di aiutare con la loro presenza a crescere i bambini mentre le madri o i padri sono al lavoro tutto il giorno. Nei casi più disperati, però, sono i nonni a dover prendere in mano le redini della situazione, senza nemmeno avere altra scelta. Mumun è una donna anziana che vive in Malesia, è nonna di Reihan, un bimbo di 2 anni, e per lui farebbe qualsiasi cosa. La donna non ha avuto molta scelta: i genitori di Reihan si sono separati e lo hanno abbandonato al suo destino, così la nonna ha dovuto farsi carico del suo futuro. Per guadagnare qualche soldo, la donna lavora come mimo in strada.

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Mumun non è certa della sua età anagrafica, ma ha di sicuro più di 60 anni, mentre sa bene che suo nipote Reihan ha solo 2 anni e ha assolutamente bisogno del suo aiuto. Non importa se il sacrificio è grande, perché è suo dovere di nonna e sa che ne varrà la pena. Ogni mattina, Mumun si dipinge il viso e il corpo di colore argento e finge di essere una statua vivente davanti agli sguardi dei passanti che, sicuramente, ignorano la sua storia di povertà e sofferenza. Prima dello scoppio della pandemia, Mumun lavorava come donna delle pulizie, ma l'avvento del Covid-19 ha stravolto tutte le principali abitudini e l'anziana ha dovuto cercare un lavoro di ripiego. 

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Con poche monete si è comprata una lattina con del colore "argento", da poter utilizzare sul proprio corpo, per assomigliare ad una statua e oggi, pur di sfamare il suo nipotino, fa il mimo agli angoli delle strade. Quando sente il rumore di una monetina che qualche passante le lascia, inizia a muoversi e a cantare con una voce dolce e soave, per poi tornare di nuovo immobile in un'altra posizione. Il suo "lavoro" prosegue così, per tutto il giorno. La donna guadagna tra i 3$ e i 5$ al giorno, appena sufficienti per comprare il latte a Reihan e mangiare qualcosa. Quando i soldi non sono abbastanza, la nonna non ci pensa due volte a privarsi di un pranzo o di una cena: "L'importante è che Reihan abbia il suo latte, ogni giorno" sostiene Mumun.

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È molto triste che una donna della sua età debba ridursi in questo stato pur di sopravvivere. Lei assicura che il fatto di vedere Reihan sano e ben nutrito, la motiva ad andare avanti e a fare ogni giorno questo lavoro usurante. Finché sarà con lui, si assicurerà sempre che mangi almeno un piatto di riso al giorno. 

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Pensiamo a tutte le volte che, con nonchalance, passiamo davanti a persone che in strada offrono qualche spettacolino di questo tipo o che, semplicemente, chiedono le elemosina: non sappiamo quale sia la loro storia, quindi non dovremmo sentirci in grado di giudicare le loro scelte. Per questa nonna, infatti, non si è trattato di vera scelta: lei c'è e ci sarà sempre per suo nipote.

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