Realizza il suo abito da sposa con il tessuto del paracadute che il marito utilizzò in guerra per salvarsi

di Marta Mastrogiovanni

17 Febbraio 2021

Realizza il suo abito da sposa con il tessuto del paracadute che il marito utilizzò in guerra per salvarsi
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Il matrimonio è da sempre considerato da molte coppie come uno dei giorni più importanti della loro storia. Simbolicamente, è il giorno ideale in cui si celebra la propria relazione e il proprio amore, condividendo i festeggiamenti con amici e parenti. Uno dei crucci più grandi della sposa è indubbiamente la scelta dell'abito: non si può sbagliare! Tradizione vuole che sia un abito bianco, oppure che sia un vestito tramandato, magari dalla mamma o dalla nonna della sposa.

Quello di Ruth, la fidanzata del maggiore Claude Hensinger, fu davvero particolare: su questo, non vi è alcun dubbio! La donna, infatti, utilizzò alcuni pezzi di tessuto ricavati dal paracadute con cui il suo novello marito si era salvato la vita nel 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale.

via New York CBS Local

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Youtube / LET ME KNOW

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Era l'agosto del '44 quando Claude Hensinger fu costretto ad abbandonare il suo velivolo, un B-29, a causa di un guasto al motore, subito dopo aver compiuto un attacco aereo su Yowata, in Giappone. Il giovane Hensinger fu fortunato nella caduta, perché grazie al suo paracadute riuscì a portarsi in salvo. Nell'attesa di essere soccorso dai suoi commilitoni, Heninger si protesse proprio con il tessuto di quel paracadute, che utilizzò anche come cuscino. Nei confronti di questo oggetto, l'uomo ha continuato a portare un rispetto particolare, tanto da conservarlo e regalarlo alla sua fidanzata di allora, Ruth. La donna, lusingata da tale gesto, volle ricambiare l'affetto del fidanzato cercando di dar vita al suo abito da sposa proprio con i lembi di quel tessuto.

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Smithsonian

Smithsonian

Nel luglio del 1947 la coppia si sposò e Ruth fece un figurone con il suo abito nuziale. Nel '39 era rimasta affascinata dalla visione dell'abito da sposa nel film "Via col vento" e, da allora, le era rimasto il desiderio di confezionarne uno simile per il suo matrimonio. Lei stessa realizzò la gonna, mentre per il corpetto, lo strascico e il velo assunse una sarta locale di nome Hilda Buck. Un vestito che ha letteralmente fatto la storia e che ora è conservato scrupolosamente allo Smithsonian, il più grande complesso museale e di ricerca del mondo. Dopo Ruth, anche la figlia ha avuto il piacere di indossarlo e, dopo ancora, persino dalla sposa del figlio: un pezzo di storia che ora è custodito con i suoi ricordi in un museo.

E voi avete un abito particolare che desiderereste indossare al vostro matrimonio? Scrivetecelo nei commenti!

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