Una coppia decide di aiutare una ragazza incinta e senza lavoro: lei non riesce a trattenere le lacrime

di Davide Bert

05 Settembre 2020

Una coppia decide di aiutare una ragazza incinta e senza lavoro: lei non riesce a trattenere le lacrime
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Ogni giorno capita di incontrare persone meno fortunate. A volte non si immagina nemmeno in quali condizioni vivano e quale sia la loro storia. Spesso si scende a patti con la propria coscienza raccontandosi scuse.

Ci si consola dicendo che al momento giusto di certo non si esiterebbe a fare quello che si ritiene più opportuno. Non è raro, però, che alcune di queste donne e di questi uomini si trovino in situazioni così critiche da vincere la vergogna ed esprimere il proprio disagio su un cartello. La scelta è se leggerlo oppure ignorarlo. I ragazzi di cui stiamo per parlarvi lo hanno letto, e sono stati protagonisti di una bellissima lezione di generosità.

via Nathan Berning/Facebook

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Nathan Berning/Facebook

Nathan Berning/Facebook

Nathan Berning e sua moglie Emily sono stati testimoni di un episodio particolare, e non si sono tirati indietro di fronte alle difficoltà altrui. Tutto è accaduto quando stavano uscendo dal loro hotel a Grand Rapids, nello Stato del Michigan, quando hanno notato una ragazza che teneva in mano un cartello.

Era un pezzo di cartone con su scritto “Incinta e affamata, vi prego aiutatemi, Dio vi benedica”. Quando l’hanno letto i due non hanno potuto fare a meno di avvicinarsi e aiutare quella giovane. Lei si chiama Jewel, e le mancano 16 settimane per partorire. Suo marito Bob è paraplegico, di recente hanno ricevuto lo sfratto e sono senza lavoro a causa della crisi generata dalla pandemia di Coronavirus.

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Nathan Berning/Facebook

Nathan Berning/Facebook

Emily e Nathan hanno invitato a cena la donna e il compagno, hanno ascoltato la loro storia e prima di salutarsi gli hanno fatto uno straordinario regalo. Le hanno comprato buoni per pasti e acquisti sufficienti per tutto il resto della gravidanza. Quando Jewel ha letto l’importo della donazione è scoppiata in lacrime.

Quella stessa notte Nathan ha pubblicato la foto dell’incontro e condiviso la storia con i suoi contatti di Facebook. La speranza è che questo racconto serva a molte altre persone come esempio. La prossima volta che qualcuno è così disperato da mettere da parte la propria dignità, chiedendo aiuto con un cartello, sarebbe il caso di soffermarsi a leggere cosa ha da dire.

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