Un bambino di 8 anni ripulisce le strade dai coriandoli e dalle bombolette dopo i festeggiamenti del Carnevale

di Simone Fabriziani

27 Febbraio 2020

Un bambino di 8 anni ripulisce le strade dai coriandoli e dalle bombolette dopo i festeggiamenti del Carnevale
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Se il futuro del nostro pianeta sarà migliore del presente che stiamo vivendo, sarà probabilmente tutto grazie alla volontà della nuova generazione. Non sottovalutiamo la sensibilità dei più piccoli di oggi, saranno la classe dirigente e coloro a cui è affidata la salvezza della nostra Terra. Anche se si hanno soltanto 8 anni di età, come per il piccolo Filippo, il protagonista di questa storia vera, il dato anagrafico è poco importante: se c'è da ripulire le strade dai rifiuti, lo si fa a qualunque età!

via Corriere di Arezzo

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Il Corriere di Arezzo

Il Corriere di Arezzo

Il piccolo Filippo di 8 anni, residente in una cittadina presso la città di Arezzo, aveva trascorso il carnevale di paese assieme ai suoi amici e alla mamma Valentina, ma al termine dei festeggiamenti, Filippo aveva notato che le strade principali era piene di rifiuti. Il piccolo ha subito chiesto alla madre il perché di tale sporcizia, e lei gli ha risposto dicendogli che un po era a causa della maleducazione delle persone, un po perché non c'erano cestini per la spazzatura a sufficienza. Un lavoro di pulizia che sarebbe poi toccato ore dopo agli operatori ecologici del paese.

Ma Filippo non voleva saperne e ha chiesto: "E perché gli spazzini dovrebbero lavorare di più solo per colpa delle persone maleducate che buttano le cose a terra?" E cosi, il bambino di 8 anni travestito da squalo, ha preso coriandoli e bombolette spray che erano rimaste per terra e con essi ha riempito ben tre sacchetti della spazzatura.

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Paolo Tonon/Flickr

Paolo Tonon/Flickr

Alla fine, ha detto alla mamma: "Questi devono essere riciclati!"

Una storia che ci dimostra come l'educazione al rispetto della pulizia del nostro ambiente, sin dalla più tenera età, sarà la salvezza per il futuro del nostro pianeta. Bravissimo, Filippo!

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