5 frasi che i genitori pronunciano ritenendole innocue, ma che dovrebbero essere evitate

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di Claudia Melucci

23 Gennaio 2020

5 frasi che i genitori pronunciano ritenendole innocue, ma che dovrebbero essere evitate
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Le parole sono alla base dell'educazione, e i genitori dovrebbero sempre valutare la loro adeguatezza nei confronti dei figli. Purtroppo spesso la stanchezza, la fretta e la frustrazione fanno pronunciare espressioni sbagliate, che se ripetute costantemente ai bambini, possono finire per ledere la loro autostima. Una volta conosciute quali sono queste espressioni, sarebbe meglio evitarle, sapendo che c'è un modo positivo per inviare lo stesso messaggio, ma in modo costruttivo. 

via cnbc.com

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5 frasi che i genitori pronunciano ritenendole innocue, ma che dovrebbero essere evitate - 1
  • 1. "Non ce lo possiamo permettere": i soldi non sono tutto, ma con una frase del genere comunichiamo proprio questo ai bambini e ammettiamo quanto potere abbiano sulla vita. Per dire che qualcosa è troppo costoso per poterlo acquistare o realizzare, si dovrebbe sempre prospettare una possibilità; ad esempio "Mi piacerebbe comprare una casa più grande per noi, ma visto che al momento non posso permettermela, cercherò di migliorare le mie competenze in modo da essere promosso a lavoro".

  • 2. "Mi fai impazzire!": ciò che apprendono con questo modo di dire è che sono loro stessi ad essere sbagliati, quando invece l'intenzione del genitore era di dire che un certo modo di fare – e non di essere – non li rende felici. Il modo più corretto di comunicare un comportamento sbagliato è "Non mi piace quando fai questo".
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  • 3. "Odio il mio lavoro": spesso è difficile contenere la stanchezza e la frustrazione accumulate a lavoro, ma dire questo davanti ad un bambino è profondamente sbagliato. Il nostro modo di approcciare la vita, infatti, influenza molto la possibilità di successo nei più giovani. Mostrandosi scontenti del proprio impiego si comunica che lavorare non sia divertente e un inutile sacrificio. 

  • 4. "Devo fare questa cosa": i bambini sono abilissimi nel comprendere la comunicazione non verbale, ovvero ciò che ha a che fare con il comunicare, diverso dalle parole – come il tono di voce. Dire che "dobbiamo andare dalla nonna", con un tono non proprio entusiasmante, invia un messaggio sbagliato ai bambini: si possono e anzi si devono sempre spiegare le emozioni provate: "sono molto stanco e ho poca voglia di andare dalla nonna, ma siccome l'ho promesso voglio mantenere la parola", è sicuramente un modo più completo di inviare lo stesso messaggio.

  • 5. "Non fa niente" o "Andrà tutto bene": consolare i bambini è sempre bene, ma alcune espressioni possono svalutare le loro emozioni. Dopo un fallimento, usare frasi del tipo "Non fa niente" potrebbe sminuire i loro obiettivi: queste occasioni sono utili per insegnare che certi successi si ottengono con la pratica e l'impegno: quindi si può dire "Oggi non sei riuscito a fare canestro, ma ti basta solo un po' più di pratica per riuscirci".

Vivere con dei bambini è un'ottima occasione per migliorare il proprio linguaggio: queste dritte, infatti, sono efficaci anche con gli adulti! 

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