"È nato in anticipo per salvarmi la vita": la commovente storia di una mamma e del suo bambino prematuro

di Marta Mastrogiovanni

20 Novembre 2019

"È nato in anticipo per salvarmi la vita": la commovente storia di una mamma e del suo bambino prematuro
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Sebbene la scienza e i suoi progressi continuino a giovare al mondo della medicina, ancora oggi, 1 bambino su 10 nasce prematuro. Nascere prima del tempo significa tante cose. La storia di un bambino che viene al mondo in anticipo parla di lotta, angoscia, ma anche di speranze, progressi e ammirazione. La storia di oggi parla proprio di un piccolo bambino prematuro, che forse aveva fretta di nascere, e che è venuto al mondo con una missione molto speciale: salvare sua mamma, Cris, addolorata per la prematura scomparsa del marito.

via Wikipedia

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"È nato in anticipo per salvarmi la vita": la commovente storia di una mamma e del suo bambino prematuro - 1

Il piccolo Andrés aveva ancora 11 settimane a disposizione prima di venire al mondo, ma forse aveva troppa fretta di nascere ― così, dopo solo 29 settimane di gestazione, Andrès si è palesato in questo mondo, con i suoi 1,307 grammi di peso. Il piccolo è stato subito ricoverato in terapia intensiva neonatale, dove per circa 1 mese ha combattuto come un vero guerriero.

Andrès è nato 12 anni fa in un ospedale di Madrid e, all'epoca, nonostante sia lui che la madre abbiano ricevuto un trattamento impeccabile, la morte prematura del padre pesò fortemente sull'umore e lo stato di salute mentale della povera Cris, che allora aveva solo 24 anni. 

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piqsels

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"In ospedale mi dissero che il mio latte era oro liquido per il mio bambino prematuro, lo allattavo ogni 3 ore, che era il tempo che mi lasciavano stare con lui e poi gli davano del latte artificiale per neonati prematuri per integrare la sua alimentazione" ha spiegato Cris. Dopo 31 lunghi giorni di degenza, Andrés è stato dimesso. " Il giorno in cui l'ho portato a casa ero tremendamente felice" ha raccontato la mamma, "Non avevo paura, perché avevo bisogno di stare con mio figlio". Finalmente mamma e figlio avrebbero potuto stare insieme senza dover rispettare i rigidi orari del reparto.

"Ricordo che il nostro neonatologo si è emozionato quando ci ha detto addio. Ha preso mio figlio tra le braccia e ha detto: Andrés, quanto coraggioso e quanto sei grande. Ora vai a casetta con la mamma e sii felice per tutta la vita. Ci ricorderemo per sempre di te."

Pixnio

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Cris ricorda quella fase della sua vita con un misto di emozione e tristezza. Sia lei che il suo piccolo Andrès sono stati grandi combattenti e riuscirono entrambi a sostenersi a vicenda. "È chiaro che mio figlio è venuto nel mondo per salvarmi la vita. Non so cosa sarebbe stato della mia vita se non fosse nato in quel momento", ricorda Cris. Sono trascorsi dodici anni da quell'esperienza e oggi Andrés è un bambino bello, sano e intelligente. Cris è diventata la madre di altri due figli ed è anche consulente per l'allattamento, in quanto conosce bene l'importanza e i benefici del contatto "pelle a pelle"e dell'allattamento, in particolare nei bambini prematuri.

Ogni anno, il 17 novembre (la Giornata Mondiale dei bambini nati prematuri), Cris ha parole di incoraggiamento per tutte quelle famiglie che stanno vivendo l'angosciante esperienza di avere un figlio prematuro: "Sono più forti di quanto possiamo immaginare". Forza e coraggio dunque!

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