Nonostante le lamentele dei clienti, un ristoratore decide di non allontanare la bimba autistica che urlava nel locale

di Davide Bert

02 Novembre 2019

Nonostante le lamentele dei clienti, un ristoratore decide di non allontanare la bimba autistica che urlava nel locale
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Ogni giorno per strada, sui mezzi pubblici, nei bar, nei ristoranti e in molti altri luoghi, le persone si incrociano e con un solo sguardo superficiale hanno spesso la presunzione di aver capito tutto di quelli che gli stanno intorno.

La realtà, però, spesso va molto al di là di quello che si può scorgere con una sola occhiata. Bisognerebbe non giudicare e ricordarsi che dietro ogni facciata esiste una storia, proprio come quella di chi, dal suo limitato punto di vista, pretende rispetto ma non ne concede altrettanto.

via Autism Awareness

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David Wilson/Wikimedia

David Wilson/Wikimedia

Una lezione che è stata imparata alla perfezione da Tony Posnanski, titolare di un ristorante da oltre 15 anni, abituato ad interagire con ogni tipo di persona e ad assistere, nel corso del tempo, a tutte le situazioni possibili.

Un giorno, alcuni clienti si sono lamentati a causa di una bambina che non smetteva di urlare, così Tony si è avvicinato per chiedere alla madre di controllare la piccola. La madre gli ha quindi risposto: «ha idea di cosa voglia dire avere una figlia autistica?».

Quell’episodio ha profondamente colpito Posnanski, che sul web ha commentato l’accaduto dedicando un’accorata lettera a quella donna sconosciuta e alla sua bambina.

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"To the woman and child who sat at table 9, I did not introduce myself to you. My name is Tony Posnanski. I have been a...

Pubblicato da Love What Matters su Lunedì 14 marzo 2016

«Care mamma e figlia del tavolo 9, mi chiamo Tony Posnanski, manager del ristorante dove qualche sera fa eravate a cena. Delle persone mi hanno chiesto di avvicinarmi a voi perché infastiditi dalla ragazzina che faceva chiasso. Lei mi ha chiesto se sapevo cosa significa avere una figlia autistica. La verità è che non lo so, però so cosa vuol dire essere un padre e fare ogni sacrificio per i propri figli».

«Ho scritto questo messaggio - ha proseguito Tony nella sua lettera - perché voglio ringraziare sia lei che la piccola per avermi regalato una delle migliori esperienze della mia lunga carriera lavorativa. Quella sera ho preferito non farvi spostare, anche se questo ha voluto dire scontentare alcuni clienti. L'ho fatto perché ho capito che non si può far felici tutti, specialmente quando si tratta di fare la cosa giusta, ma che bisogna sempre assecondare il proprio cuore. Con affetto, Tony Posnanski».

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