Calmare un bambino con cellulari o tablet non lo aiuta a tranquillizzarsi: la parola agli psicologi

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di Lorenzo Mattia Nespoli

10 Ottobre 2019

Calmare un bambino con cellulari o tablet non lo aiuta a tranquillizzarsi: la parola agli psicologi
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Quante volte, guardandoci intorno in luoghi pubblici, abbiamo notato mamme e papà che, per calmare i loro bambini, decidono semplicemente di "parcheggiarli" davanti a smartphone o tablet, magari a guardare video, cartoni animati o ad ascoltare canzoncine?

Di sicuro sarà capitato a molti. Ma siamo proprio sicuri che un comportamento del genere sia sempre quello giusto da tenere? La risposta è no, e non per una presa di posizione "anti-tecnologica", ma per i danni concreti che si possono creare ai bimbi e al loro corretto sviluppo. Vediamo perché.

via The Telegraph

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Giochi e giocattoli, per le nuove generazioni, non contano più come un tempo. I bimbi odierni vengono a contatto, fin dai primi anni di vita, con i dispositivi tecnologici e sanno già, implicitamente, che saranno componenti fondamentali delle loro vite. Quando poi questi apparecchi "smart" assumono il ruolo di baby-sitter, si rischia di fare tutt'altro che il bene dei piccoli. Lo schermo, infatti, diventa una specie di "caramella elettronica", che non aiuta in nessun modo a educare meglio un figlio.

Sulle prime, ogni bambino riesce a calmarsi con tablet e smartphone, ma non si tratta di un insegnamento del genitore verso nuovi e utili metodi per mantenere la tranquillità. Se prima, anche con molte difficoltà, si raccontava una storia, si leggeva un libro o si cercava di far sorridere il bimbo, oggi si oltrepassano queste "fatiche" con un semplice video da visualizzare.

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Così facendo, dopo ore e ore trascorse davanti a uno schermo ad assorbire informazioni passivamente, i bambini saranno sempre meno in grado di gestire la loro rabbia, e non impareranno mai a calmarsi davvero. Senza contare che i passatempi tecnologici riducono, e non poco, gli stimoli che la fantasia di un bimbo può avere, anche inventandosi nuovi giochi, semplici ma reali.

Solo attraverso il recupero della creatività, infatti, un bambino potrà crescere meglio, lontano da visioni a senso unico e limitate, che non stimolano il confronto e il contatto diretto con altri suoi simili o, semplicemente, con i genitori. Padri e madri giocano un ruolo fondamentale in questo, e sono le uniche figure a poter imprimere una svolta decisiva nei figli, in modo che non diventino dipendenti dalla tecnologia. Giù i cellulari, allora: è il momento di riscoprire fantasia e gioco!

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