I mille benefici della portulaca, una pianta spontanea amica della nostra salute

Spesso, forse anche troppo, si associa l’ambito della salute con quello della farmacologia tradizionale, quando invece il benessere, entro certi limiti, può essere garantito e mantenuto anche solo con rimedi di tipo naturale.

L’erboristeria e la medicina officiale sono da sempre risorse preziose per l’uomo, riuscendo a curare problemi anche complessi senza ricorso alla chimica. Fra i tanti rimedi che la natura ci offre, non possiamo non citare la portulaca oleracea, pianta straordinaria ed efficace in molte circostanze.

via Ncbi

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Riconoscibile dalle sue caratteristiche foglie di forma ovale, questa pianta spontanea cresce in molte zone dal clima caldo ed è usata in diversi casi per preparazioni galeniche comunemente reperibili in commercio. Questo vegetale è ricco di acidi grassi omega 3, di mucillagini, magnesio, calcio, potassio, vitamine, carotene, e antiossidanti.

Assunta regolarmente, stimola il sistema digestivo e quello urinario, e può essere utilizzata per il confezionamento di creme e lozioni da applicare sulla pelle. La sua azione favorisce anche la guarigione delle ferite, il trattamento di ulcere, irritazioni ed eczemi. Molto indicata per riequilibrare la pelle, nutrirla, ridurre le rughe e riparare i tessuti danneggiati.

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Il suo elevato contenuto di alcaloidi e fibre consente di intervenire su problemi epatici, facilitando la diuresi, curando vomito, diarrea, e prevedendo anche le fastidiose ragadi o emorroidi. Le proprietà purificanti e lenitive sono anche benefiche per punture d’api, arrossamenti da sole e foruncolosi.

Da quanto si può dedurre la portulaca è davvero una panacea per molti mali, un grande aiuto da Madre Natura senza dover per forza ricorrere a prodotti realizzati industrialmente.

Nonostante le sue tante qualità positive, prima dell'utilizzo della portulaca raccomandiamo comunque di rivolgersi prima al proprio medico, per evitare effetti collaterali dovuti a particolari condizioni patologiche, precauzioni d’uso, allergie, intolleranze o altre condizioni soggettive.

Source:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3934766/