La storia di Maru, il cane che ha attraversato 200 chilometri per tornare dai suoi proprietari

di Simone Fabriziani

23 Luglio 2019

La storia di Maru, il cane che ha attraversato 200 chilometri per tornare dai suoi proprietari
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Non vorremmo mai sentire alcune di queste storie strappalacrime, ma la realtà dell'abbandono degli animali è ancora presente e troppo, troppo diffusa. Sono innumerevoli le ragioni per cui molti dei proprietari di questi angeli a quattro zampe decidono di sbarazzarsi dell'animale domestico, ma una sola cosa è certa: a soffrire tanto sono sopratutto questi poveri cani, costretti a vagare ininterrottamente sulle strade, in cerca di cibo...e di affetto.

via The Siberian Times

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Darya Stulinskaya/The Siberian Times

Darya Stulinskaya/The Siberian Times

La stessa cosa è capitata a Maru, un bellissimo esemplare di bullmastiff che fino a poco tempo prima aveva vissuto assieme ad una famiglia di Krasnoyarsk in Russia, nell'area siberiana. Quando però la proprietaria ha scoperto di avere un'allergia all'animale, ha deciso di comune accordo con i restanti membri della famiglia e con il rifugio per animali da cui proveniva di riportarla nel canile di Novosibirsk con un viaggio in treno.

Il lungo viaggio sulla ferrovia siberiana sarebbe stato monitorato da un assistente che avrebbe controllato con dovizia Maru; eppure, preso dal panico ed un possibile attacco d'ansia dovuto all'assenza dei propri padroni e al rumore del treno, il cane è riuscito a scappare saltando dalla porta dello scompartimento e riuscendo ad aprirla con le zampe anteriori.

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Darya Stulinskaya/ The Siberian Times

Darya Stulinskaya/ The Siberian Times

Il povero cane abbandonato è poi sparito alla vista e alle continue ricerche degli addetti del rifugio, ed è stato poi ritrovato due giorni e mezzo dopo nei pressi della cittadina di Krasnoyarsk, proprio quella dove vivevano i suoi precedenti padroni. Maru aveva camminato instancabilmente per circa 200 chilometri pur di tornare dalla sua famiglia, nonostante le temperature notturne poco favorevoli e il pericolo di attacchi da parte di lupi e orsi. 

Ritrovata dagli addetti al rifugio, Maru era visibilmente stanca, con il muso ferito e le zampe deteriorate e, stando alle dichiarazioni del canile di Novosibirsk, "con le lacrime agli occhi".

Darya Stulinskaya/ The Siberian Times

Darya Stulinskaya/ The Siberian Times

Da quel momento la povera Maru è stata riportata al rifugio per animali in difficoltà ed ora vive assieme al padre e alla madre biologici, in attesa che le cure donatele la possano far riprendere da un calvario fisico e psicologico che non vorremmo accadesse mai più a nessuno di questi angeli a quattro zampe!

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