Tablet? No, grazie. Per stimolare l'intelligenza dei nostri figli, meglio una chitarra!

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di Lorenzo Mattia Nespoli

23 Luglio 2019

Tablet? No, grazie. Per stimolare l'intelligenza dei nostri figli, meglio una chitarra!
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L'apprendimento di un bambino è un cammino lungo e fatto di vari stadi. Quando si nasce, il nostro cervello è simile a un foglio di carta bianca su cui scrivere esperienze, personalità, pregi e difetti. 

Oltre al fattore genetico, che contribuisce per circa la metà, ciò che un bambino diventa crescendo è il risultato di fattori esterni, stimoli, conoscenze, incontri e attività che vivrà negli anni, crescendo. Questi elementi ambientali determinano in modo fondamentale l'identità, il carattere e l'intelligenza del piccolo. 

Vediamo allora perché è importante che i genitori, per i loro figli, privilegino determinati stimoli ed esperienze, piuttosto che altri.

via Molecular Psychiatry

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nightowl/Pixabay

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Oggi, lo sviluppo e la diffusione della tecnologia è un dato di fatto. Tablet, smartphone e dispositivi "intelligenti" sono alla portata di tutti, grandi e piccoli. Ancora una volta, tuttavia, gli esperti ricordano che questi apparecchi non sono sempre salutari per lo sviluppo cognitivo dei bambini.

Al contrario, attività come lo studio di uno strumento musicale o la recitazione rappresentano un grande aiuto per favorire l'intelligenza di base dei piccoli. Il cervello dei bambini di età compresa tra zero e 6 anni ha infatti tutte le connessioni neuronali disponibili. 86 miliardi di neuroni e trilioni di collegamenti fra loro sono lì, pronti per essere utilizzati e sviluppati in moltissimi modi. 

I dispositivi elettronici, però, con i loro stimoli istantanei e rapidi, non permettono ai più piccoli di gestirli, semplicemente perché il loro cervello non ne ha ancora facoltà. Concentrandosi su un'attività artistica, invece, i bambini potranno far crescere il loro cervello in maniera graduale e stimolante, lavorando proprio sulle connessioni di base.

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Maxpixel

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La musica, in questo, gioca un ruolo fondamentale, poiché imparare a cantare o a suonare chitarra, pianoforte o qualsiasi altro strumento sono attività che generano cambiamenti positivi nelle aree cerebrali legate allo sviluppo cognitivo. Uno studio condotto dall'Università di Toronto ha confrontato, nello stesso periodo di tempo, bambini che hanno svolto attività artistiche con altri, della stessa età, che si sono limitati a quelle scolastiche.

Chi cantava o suonava, al termine della ricerca, ha mostrato sensibili miglioramenti dal punto di vista cognitivo, dopo aver sostenuto specifici test d'intelligenza. Anche i bambini che hanno frequentato corsi di recitazione hanno fatto registrare miglioramenti, specie a livello comportamentale e di adattamento sociale. Chi invece non ha svolto corsi, ha fatto solo piccoli passi avanti.

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La scelta e la responsabilità spetta dunque ai genitori, così come la capacità di dare, per primi, il buon esempio. Promuovere e accettare continuamente l'utilizzo di tablet o smartphone non è un bene, poiché renderà i piccoli più chiusi e meno attivi con il cervello.

Le possibilità e le predisposizioni sono praticamente uguali per tutti. Meglio un corso di musica o teatro piuttosto che un pomeriggio davanti a uno schermo: l'acutezza e l'intelligenza dei vostri figli sicuramente vi ringrazieranno!

Source:

https://msu.edu/course/psy/401/snapshot.afs/Readings/WK5.PresentB.Schellenberg%20(2004).pdf

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