Arrossisci spesso? Allora sei più generoso e affidabile degli altri, rivela una ricerca

di Davide Bert

24 Luglio 2019

Arrossisci spesso? Allora sei più generoso e affidabile degli altri, rivela una ricerca
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Arrossire in viso è una reazione comune a moltissime persone ed è un meccanismo involontario scatenato da una condizione di disagio. A provocare il fenomeno è solitamente l’imbarazzo, quindi nell'immaginazione collettiva il rossore è associato ad emozioni come la colpa o la vergogna.

Un recente studio scientifico, pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology, sembra cambiare questo paradigma, trasformandolo addirittura in una qualità.

via University of California, Berkeley

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Kukuh Himawan Samudro/Unsplash

Kukuh Himawan Samudro/Unsplash

Secondo Darwin, la specie umana è l’unica in grado di arrossire, grazie ad una sorta di meccanismo sviluppato durante l'evoluzione come difesa sociale. Dal punto di vista strettamente fisiologico si tratta di un aumento dell’adrenalina che incrementa il flusso sanguigno e irrora con abbondanza anche i vasi superficiali sotto la pelle del volto.

Alcuni soggetti percepiscono anche un accelerare del battito cardiaco e una maggiore sudorazione: tutti segnali rivelatori di uno stato di agitazione in cui è stato chiamato in causa il sistema nervoso simpatico, matrice profonda di emozioni e sensazioni. A prescindere da cosa di creda o si pensi inneschi l’arrossimento del viso, non sempre esso è sintomo o sinonimo di debolezza, timidezza o insicurezza, anzi può risultare un segno positivo e una caratteristica attraente per l’altro sesso.

Uno dei problemi più grandi tra le persone è la comunicazione, dunque cercare di capirsi e comprendere ciò che l’altro ha dentro di sé. Per tale motivo, qualunque indicatore che serva ad aiutare questo processo di interazione è ben accolto e visto come una testimonianza di sincerità e affidabilità.

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Spencer Russell/Unsplash

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Un esperimento effettuato su un campione di 60 studenti universitari ha evidenziato altre tendenze e tecniche per nascondere il proprio stato d'animo. Fra queste, troviamo guardare in basso, coprirsi il viso o scoppiare a ridere senza volerlo. In mezzo ai vari comportamenti che tradiscono l’interiorità, arrossire è proprio quello che genera empatia e fiducia, quindi non bisognerebbe cercare di “guarire” o dissimularlo.

Arrossire è un gesto di vulnerabilità che crea maggiore intesa e intimità, quindi risulta interessante anche nell'approccio sociale tra uomini e donne. Queste ultime inoltre da sempre utilizzano il trucco per aggiungere un tocco di colore sulle guance, come manifestazione di radiosità e salute. Basta quindi demonizzare la piccola fragilità che si esprime e diventa evidente grazie ad un elaborato procedimento biochimico, perché arrossire rende più umani e più veri.

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