Il cane abbaia "troppo", perciò il padrone gli lega il muso con il nastro adesivo

di Marta Mastrogiovanni

10 Luglio 2019

Il cane abbaia "troppo", perciò il padrone gli lega il muso con il nastro adesivo
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I maltrattamenti sugli animali sono ancora inspiegabilmente molto frequenti al giorno d'oggi. Persone senza cuore lasciano soffrire i propri cani senza alcun ritegno e senza concederli le cure necessarie. Come questo sia possibile è tuttora un mistero ma, fortunatamente, negli ultimi anni sono aumentati i controlli e le leggi che puniscono questa grave mancanza di umanità. La notizia che vogliamo raccontarvi oggi arriva da El Salvador, dove si è registrato l'ennesimo caso di abuso su un cucciolo di nemmeno un anno di vita.

via Facebook

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Tenemos hogar temporal, veterinaria, nos hace falta el transporte para rescatar a esta perrita hoy, si pueden ayudarme...

Pubblicato da Rafael Hernández su Lunedì 8 luglio 2019

Facebook / Rafael Hernández

Il cane, come potete vedere dalla foto, è soltanto un cucciolo, ma è costretto al silenzio e alla quasi totale immobilità a causa di nastri e catene che gli legano il muso. Il proprietario del cane era evidentemente stufo di sentirlo continuamente abbaiare ed ha così escogitato questa terribile soluzione. Fortunatamente, la situazione di questa povera bestia è stata monitorata da lontano da diversi passanti, finché qualcuno più coraggioso ha deciso di scrivere a Rafael Hernandez, un uomo noto nella zona per la sua dedizione nei confronti degli animali. Egli stesso ha deciso di aiutare il povero cane divulgando online l'immagine incriminata. 

Il cane è evidentemente un cucciolo pieno di energia che, naturalmente, ha bisogno di sfogare: non si può prendersi l'impegno di un cane e stancarsi se questo abbaia troppo. Grazie ai social network, Rafael ha cominciato a chiedere aiuto alla gente comune, nella speranza che qualcuno fosse disposto veramente a prendersi cura del cane. La buona notizia è che il cucciolo ha ricevuto le visite del veterinario e sta bene. Inoltre, sembra che gli sia già stata trovata una nuova famiglia disposta ad adottarlo.

Una storia a lieto fine, che ci fa riflettere su quanta crudeltà sia ancora oggi diffusa nel mondo. Ci auguriamo che casi di questo genere diventino sempre più rari.

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