Come gestire al meglio i capricci dei bambini, secondo il metodo Montessori

di REDAZIONE

14 Giugno 2019

Come gestire al meglio i capricci dei bambini, secondo il metodo Montessori
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La gestione della rabbia e degli scoppi d’ira dei bambini mette spesso in difficoltà i genitori che si chiedono costantemente come e se intervenire. Uno degli aiuti più autorevoli in materia arriva dal Metodo Montessori che può diventare un valido alleato nel prevenire questi atteggiamenti.

Che siate fan o meno del metodo o della Montessori stessa, di sicuro potreste trovare spunti interessanti su cui riflettere, soprattutto per quanto riguarda la gestione della rabbia.

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Tutto parte da un principio, quello dell’Autonomia del bambino.

Il bambino deve essere in grado di muoversi liberamente e in completa autonomia nell'ambiente domestico. Ogni cosa deve essere sistemata a questo scopo, dai giocattoli alle sedie, dal lettino ai libri.

Dare dei compiti reali aiuterà i piccoli a sentirsi impegnati.

Parlare loro con rispetto, empatia e chinarsi per mantenere anche il contatto visivo, sembrano poi essere passaggi fondamentali.

Altro consiglio per prevenire la rabbia è attuare una routine dolce: la certezza di alcune attività non spiazza i bambini e li rende più sereni e tranquilli. Questo include anche una gestione dei pasti o degli spuntini con una certa cadenza, non senza orari per capirci.

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Occorre cercare di capire le esigenze del bambino, per poi trasformarle in attività specifiche. Ad esempio un bimbo che è stato a scuola tutto il giorno, probabilmente avrà voglia di correre per “sfogarsi”.

Altro “segreto” fondamentale riguarda le regole. Ci sono cose che lasciano spazio alla negoziazione, altre su cui insistere maggiormente, ma sempre con spiegazioni e non imposizioni.

Non dovremmo mai smettere di immedesimarci in lui, ma senza troppe paranoie, solo per capirlo con più facilità, per comprendere appieno le sue esigenze.

Il ricatto è assolutamente controproducente, meglio non imporre, ma lasciare che il bambino possa scegliere. Ovviamente non in totale mancanza di guide: una scelta fra opzioni ben ponderate.

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E, soprattutto, se ogni tentativo appare vano è fondamentale non reagire in modo eccessivo.

Occorre sempre mantenere la calma e agire con empatia, perché, ricordiamoci, i genitori sono il primo esempio per i bambini.

Anche la rabbia, del resto è un'emozione e come tale andrebbe vissuta e non soffocata o repressa.

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