È ufficiale: arrabbiarsi fa ingrassare. Un famoso nutrizionista ci spiega perché

di Davide Bert

25 Maggio 2019

È ufficiale: arrabbiarsi fa ingrassare. Un famoso nutrizionista ci spiega perché
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Tra i peccati capitali non è soltanto la “gola” a far salire l’ago della bilancia, ma anche l’ira. Ebbene sì, perdere la calma fa guadagnare peso, lo afferma Juan Manuel Romero Villa. Il famoso nutrizionista spiega in maniera molto semplice quali sono i meccanismi dell’organismo che trasformano la rabbia in chili in eccesso. Ecco svelato il perché nonostante diete e allenamenti estenuanti spesso si fa fatica a dimagrire o addirittura si ha l’effetto contrario.

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Responsabili di tutto sono due sostanze che il corpo secerne quando ci si trova in condizioni di malumore, depressione o collera, l’adrenalina e il cortisolo. La prima viene rilasciata per reagire ad una situazione di emergenza, il classico meccanismo di “attacco o fuga”, mentre la seconda è il cosiddetto ormone dello stress.

Entrambe sono vere e proprie manifestazioni chimiche dell’energia prodotta dall’organismo in determinate situazioni della vita. Simili stati d’animo che il fisico traduce in procedimenti fisiologici, sono fatti per essere temporanei, per compensare ad eventi contingenti.

Il guaio è che in molti casi questi allarmi continuano a riecheggiare, così che la produzione ormonale non si arresta e finisce per generare stati cronici e infiammatori. Una volta che si è raggiunto un livello patologico, alle cellule viene impedito di rilasciare l’energia accumulata, diventano adipe.

Mangiare sano e fare esercizio può non bastare o perfino essere inutile se non si spezza il circolo vizioso che porta il corpo ad auto-avvelenarsi. L’organismo non fa altro che accumulare grasso senza poterne sfruttare le riserve energetiche, contribuendo a sua volta a far sentire appesantiti e stanchi.

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Come fare quindi ad interrompere questo ciclo tossico? Consigliare semplicemente di non arrabbiarsi può suonare ridicolo e in alcuni casi è controproducente. Non c’è cosa peggiore infatti per chi prova malessere il sentirsi dire che non “deve” stare così, come se fosse banalmente una scelta. Sminuire o prendere alla leggera un disagio fa sentire strani, incompresi e frustrati. La strategia più efficace è invece accogliere ciò che fa star male nel senso di non respingere o resistere ad un’energia che viene dall’interno.

Non opponendosi si può arrivare a individuare la fonte di ciò che scatena la rabbia o la tristezza. Seguendo questa strada, lavorando a fondo su sé stessi, si può arrivare a gestire le proprie emozioni con maggiore consapevolezza, senza più diventarne vittime. Sarà un bene per la propria salute psicofisica e anche per la propria linea.

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