La depressione "sorridente", il disturbo che troppo spesso non riusciamo a riconoscere

di Simone Fabriziani

18 Aprile 2019

La depressione "sorridente", il disturbo che troppo spesso non riusciamo a riconoscere
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Tra i maggiori preconcetti legati ai disturbi mentali, e più specificatamente per quanto riguarda la depressione, è immaginare chi ne soffre costretto a letto, chiuso dentro le mura della propria casa e in preda a pensieri ed azioni estremamente negative; eppure, secondo gli studi più moderni della psicologia, non è affatto così, ed è solo un'idea precostituita che noi tutti dovremmo allontanare immediatamente.

Non tutti infatti sperimentano la depressione allo stesso modo e con la stessa sintomatologia.

NB: i consigli che vi diamo NON possono mai sostituire il parere di un medico né i trattamenti psicoterapeutici che un medico vi può prescrivere per una determinata patologia. L'articolo di seguito ha uno scopo puramente informativo ed illustrativo.

via The Independent

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Secondo i recenti studi effettuati dal National Institute of Mental Health  circa il 10% della popolazione degli Stati Uniti soffre di depressione, una statistica molto più vasta di quella che riguarda i sintomi della schizofrenia e del disturbo bipolare. Ma la psicologia contemporanea mette in guardia: si può soffrire di depressione anche se, solo apparentemente, si conduce una vita normale, priva di particolari segnali di allarme.

Questo potrebbe essere uno dei casi di quella che gli studi nel settore più recenti chiamano la "depressione sorridente", ovvero quella patologia psicologica secondo la quale chi ne soffre deve e vuole apparire felice per gli altri, letteralmente sorridente, mentre internamente soffre di sintomi depressivi. La depressione sorridente spesso non viene rilevata a colpo d'occhio e coloro che ne soffrono spesso scartano i propri sentimenti e li accantonano per paura di essere considerati dalle persone che li circondano "deboli".

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Il segno più evidente della "smiling depression" è quello della tristezza, e la conseguenza è la messa in atto di un meccanismo di difesa nei confronti dei veri sentimenti verso la propria vita che progressivamente vengono combattuti attraverso il sorriso come facciata esteriore. Tra i sintomi rilevabili attraverso sedute di counseling e psicoterapia ci sono anche paura, rabbia, stanchezza, forte irritabilità, bassa autostima, talvolta insonnia, ma sopratutto pensieri suicidi. Chi soffre difatti di depressione perlomeno più tradizionale molto spesso non ha l'energia interiore di mettere in atto il pericoloso pensiero, mentre i pazienti con depressione sorridente hanno invece la forza di pianificare e seguire metodicamente la propria volontà.

 Se le attività di consulenza psicologica e di psicoterapia sono le strade più tradizionali per poter alleviare il disturbo, molto spesso è importante per chi ne soffre potersi aprire con parenti ed amici stretti e riacquistare fiducia in sé stessi ; la condivisione dei propri pensieri, seppur negativi, potrebbe essere uno dei primi percorsi verso una maggiore consapevolezza del proprio stato d'animo, di cui non ci si dovrebbe mai vergognare di parlare.

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