La neonata non riceve visite in ospedale da 5 mesi. L'infermiera che la assiste decide di adottarla

Claudia Melucci image
di Claudia Melucci

05 Aprile 2019

La neonata non riceve visite in ospedale da 5 mesi. L'infermiera che la assiste decide di adottarla
Advertisement

Chi lavora in ospedale conosce storie di malattia e di guarigione: spesso le vicende dei pazienti sono colpi che fanno male anche se si è in ospedale solo per svolgere il proprio mestiere. Difficile, poi, ignorare il dolore quando interessa direttamente bambini indifesi.

Liz Smith è caposala in un ospedale del Massachussets, Stati Uniti, in cui ha incontrato la bambina che per strade misteriose della vita è diventata poi sua figlia. Ecco la loro emozionante storia. 

via washingtonpost.com

Advertisement
La neonata non riceve visite in ospedale da 5 mesi. L'infermiera che la assiste decide di adottarla - 1

Gisele è una bambina dai grandi occhioni blu e una rada capigliatura bionda. È arrivata nell'ospedale di Liz a soli tre mesi di vita, dopo essere stata dimessa dall'altro ospedale in cui era nata. 

La sua vita non è stata facile sin dall'inizio: è nata da una madre tossicodipendente, che ha assunto sostante stupefacenti anche durante il corso della gravidanza. Gisele è nata con una sindrome di astinenza, molto tempo prima del termine: alla nascita pesava pressapoco 900 grammi. 

Liz ha incrociato il suo sguardo in un giorno di lavoro qualsiasi: ha chiesto ai colleghi chi fosse quella bellissima bambina dai grandi occhi blu e come mai si trovasse lì. Venne così a sapere che Gisele si stava rimettendo, che dopo essere stata alimentata cinque mesi con un tubo ora stava meglio. Venne anche a sapere che la bambina continuava ad essere sola, visto che nessuno nei cinque mesi di permanenza nell'ospedale è venuto a trovarla.

Una notizia che squarciò il cuore di Liz: voleva fare qualcosa per lei ma non sapeva bene cosa. Il tempo in cui Gisele poteva rimanere nell'istituto stava per terminare e, in assenza di una famiglia in cui andare, sarebbe stata destinata all'orfanotrofio.

Advertisement
maxpixel

maxpixel

Liz, nel frattempo, raggiungeva il lavoro sempre con più entusiasmo, sapendo che avrebbe incontrato la bimba. D'un tratto si fece chiaro cosa doveva fare. "Adotterò questa bambina, sarò sua madre", si disse. Avendo problemi legati alla fertilità e essendo cresciuta anche lei senza una mamma, non poteva restare indifferente.

Dopo aver fatto richiesta di adozione e sbrigato le formalità, arrivò finalmente la buona notizia: la famiglia di origine di Gisele aveva perso ogni diritto, non avendo i mezzi per poter crescere la piccola. Un misto di gioia e tristezza si impadronì di Liz: una vincita per lei significava la perdita per un'altra famiglia, soprattutto per Gisele. Ma nel profondo, sapeva che questo avrebbe significato solo il meglio per la bambina.

"Sin dal momento che l'ho incontrata c'è stato qualcosa dietro i suoi occhi blu che ha catturato la mia attenzione. Ho sentito di dover amare questa bambina e di tenerla al sicuro. Aveva problemi di sviluppo e non vedevo l'ora di portarla fuori dall'ospedale e farla crescere finalmente come gli altri bambini", ha detto Liz.

Ora Liz e Gisele sono ufficialmente madre e figlia: insieme hanno fatto grandi progressi. Entrambe, grazie all'incontro reciproco, hanno conosciuto l'inizio di una nuova emozionante vita!

Advertisement