12 regole di buona educazione che oggi non si usano più

di Laura Gagliardi

28 Febbraio 2019

12 regole di buona educazione che oggi non si usano più
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Quante volte avete sentito ripetere dai nonni che "i bambini d'oggi..." sono diversi, e che "ai loro tempi..." c'era più educazione? Probabilmente spesso; ed è possibile che abbiate reagito spesso alzando gli occhi al cielo per un secondo fugace. Fino a che non siete cresciuti; ed un giorno ecco che, osservando dei ragazzini, parole simili – ma comunque con lo stesso significato – siano venute fuori dalla vostra bocca.

È inevitabile che i tempi cambino, e così anche gli usi e costumi ed i rapporti intergenerazionali; eppure ciò non giustifica il venir meno dell'educazione. Queste sono alcune delle buone regole di base con cui la maggior parte di noi adulti è cresciuta, e di cui talvolta ha nostalgia.

Florida Memory/Flickr

Florida Memory/Flickr

  • 1. La regola d'oro. Il principio che regolava qualsiasi relazione sociale era scolpito nel marmo delle nostre menti: non fare agli altri ciò che non vuoi che sia fatto a te.

  • 2. Le parole magiche. Non esistevano ordini che provenissero dai bambini, perciò ogni richiesta era accompagnata da "per favore", ed ogni concessione salutata con un "grazie"
  • 3. Una formula di rispetto. Agli sconosciuti e a tutti gli adulti con cui c'era poca confidenza ci si rivolgeva chiamandoli "signora" o "signore"

  • 4. Mai discutere con un adulto. Disobbedire ad un ordine dei genitori oppure metterne in discussione la validità delle parole significava incorrere in una punizione memorabile.
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Michael and Franzie Nelson/flickr

Michael and Franzie Nelson/flickr

  • 5. Gomiti. Immancabilmente tendevano a poggiarsi sulla tavola; ed immancabilmente la mamma di solito imponeva di toglierli immediatamente da là

  • 6. Il perdono. La condizione per lavarsi da ogni colpa ed essere riammessi tra i "giusti" era chiedere il perdono; qualsiasi altro modo di giustificarsi o spiegare le proprie azioni avrebbe prolungato la punizione.

  • 7. Il permesso. Era necessario domandarlo per un mucchio di cose: alzarsi da tavola prima degli altri, andare in bagno, uscire a giocare con gli amici sotto casa, etc.

  • 8. Il saluto appropriato. Non esisteva un universale "Ciao", se non fra gli amichetti al parco, ma gli adulti andavano salutati con "Buongiorno", "buon pomeriggio" e "buonasera": capire quando era il momento giusto per utilizzare ora l'uno ora l'altro non era poi così complicato
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  • 9. Il cappello. Entrando in un luogo chiuso, bambini e uomini avevano l'obbligo di togliersi cappello o berretto; stessa regola si usava in ogni altra situazione che richiedesse rispetto, come parlare con un poliziotto o dire una preghiera.

  • 10. Il condizionale. Questo modo sconosciuto, purtroppo spesso confuso col congiuntivo, era il verbo principe per formulare ogni richiesta. "Potrei", mai "posso".

  • 11. Non interrompere gli adulti. Quando i grandi parlavano, era necessario aspettare una pausa nei loro discorsi per poter dire loro qualcosa.

  • 12. Lasciare il posto. Sull'autobus o sul treno, ci si alzava sempre per lasciare il proprio posto ad una persona più grande che ne fosse sprovvista; mai nessuno si girava dall'altra parte, né il più anziano doveva chiedere.

Forse qualcuno ritiene oggi che siano regole troppo severe; eppure intere generazioni vi si sono attenute, e non sembra proprio che queste buone norme li abbiano danneggiati. Mancano anche a voi?

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