Il bullismo non si impara solo a scuola: anche i genitori hanno una grande responsabilità

di Laura Gagliardi

18 Febbraio 2019

Il bullismo non si impara solo a scuola: anche i genitori hanno una grande responsabilità
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Oggi il bullismo è un fenomeno sociale che va diffondendosi in maniera purtroppo diffusa: non solo periodicamente i media ci riportano qualche grave fatto inerente al bullismo, ma i nostri stessi ragazzi ci riportano di realtà sempre più escludenti, se non violente, che si svolgono in classe.

Per essere affrontato efficacemente, il bullismo deve essere però compreso anche sotto un altro aspetto – quello del silenzio. Non tanto del bullo o della vittima, quanto invece della famiglia, della classe e della comunità.

Infatti, si può parlare di "bullismo dei genitori" per indicare quelle situazioni in cui sono gli stessi genitori a diventare bulli o comunque a favorire – più o meno inconsapevolmente – questo fenomeno.

via portalebambini.it

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 Kat J/unsplash

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Stevie Grassetti, psicologo dell'Università del Delaware, approfondisce la questione in questi termini: "quando i genitori dicono ai bambini di non lasciarsi coinvolgere, è più facile che i ragazzi si uniscano ai bulli o facciano finta di niente".

Con queste parole Grassetti vuole chiarire un concetto – forse – banale, ma di fondamentale importanza per poter comprendere in che modo i genitori possono diventare "bulli". Infatti, i genitori che affrontano il tema del bullismo e spingono i propri figli a parlarne, promuovono un atteggiamento positivo, l'unico che possa prevenire o risolvere i casi di violenza come questo.

Ugualmente, i genitori che dialogano abitualmente con i propri ragazzi, educandoli ad essere autonomi e a questo fine, dando loro gli strumenti per affrontare la vita, riducendo così il rischio che essi diventino bulli o vittime.

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Maxpixel

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In generale, il messaggio che si vuole trasmettere è che, di fronte a fenomeni sociali sempre più dilaganti come il bullismo, nessuno è innocente all'interno della società, se non chi prende una posizione chiara contro la violenza.

Non siamo violenti, non giustifichiamo questi atti di prepotenza, e non siamo indifferenti di fronte ai soprusi e ai problemi: solo così cresceremo dei figli che agiscano attivamente per una società migliore.

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