Insegnare ai bambini il valore delle parole "grazie", "buongiorno" e "per favore" è una cosa seria

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di Claudia Melucci

06 Dicembre 2018

Insegnare ai bambini il valore delle parole "grazie", "buongiorno" e "per favore" è una cosa seria
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Quante volte diciamo di desiderare una società migliore, in cui tutti abbiano più rispetto per gli altri? Quante volte un cattivo comportamento di qualcuno ci pregiudica il buon umore dell'intera giornata?

Se vogliamo davvero che qualcosa cambi in futuro, dobbiamo agire sui nostri figli; sono loro che dobbiamo abituare al "grazie", al "buongiorno", al "scusa" e al "per favore", fin dalla tenera età. Ecco in che modo si può trasmettere ai bambini il valore di queste parole e non solo le parole stesse.

via New York Post

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Molti genitori cercano di far imparare queste parole di cortesia solo quando il bambino inizia a parlare; la scienza, però, ci dice che il cervello di un bambino è ricettivo anche molto prima. Anche quando ancora non parla, è attento a quello che gli succede intorno, al fatto che i genitori dicono sempre una stessa parola quando incontrano una persona per strada o quando ricevono qualcosa da qualcuno.

Certi valori possono essere trasmessi ai bambini fin dai primissimi mesi di vita.

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Quando poi il bambino inizia a parlare, man mano comprenderà da sé la potenza di parole come "grazie", "scusa" o "per favore"; avendole già sentite dire molto spesso dai genitori saranno più propensi a dirle anche se inizialmente non riusciranno a capirne il significato.

Quando poi sperimenteranno la positività dell'approcciarsi agli altri con cortesia e gentilezza, non torneranno più indietro; faranno loro queste parole e le diranno in automatico quando sarà opportuno, senza dimenticarne mai il potere.

Capiranno che trattare bene gli altri significa prima di tutto trattare bene se stessi. 

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A questo punto, un genitore si chiederà; come fare per trasmettere l'abitudine di usare espressioni di cortesia? La risposta è abbastanza semplice; praticarle quotidianamente, davanti ai bambini e in loro assenza. Ecco qualche piccola buona abitudine da "sposare":

  • Salutare quando si entra e quando si esce;
  • Dire "grazie" quando si riceve qualcosa;
  • Ascoltare quando qualcuno ci parla;
  • Rispondere se qualcuno ci chiede qualcosa;
  • Condividere se si ha qualcosa che altri non hanno;
  • Non invidiare ciò che hanno gli altri;
  • Restituire ciò che non di proprietà;
  • Dire "per favore" quando si deve chiedere qualcosa a qualcuno;
  • Dire "scusa" se si commette un errore. 

È garantito che i vostri figli sapranno dire queste parole, e poi conoscerne il valore, se sarete prima voi a dirle!

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