Morso di vipera: cosa fare e cosa non fare se non si hanno conoscenze mediche

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di Claudia Melucci

10 Agosto 2018

Morso di vipera: cosa fare e cosa non fare se non si hanno conoscenze mediche
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Quando si fanno camminate ed escursioni all'aria aperta non bisogna pensare solo al piacere dell'esperienza: la natura può essere tanto insidiosa quanto affascinante e sapere alcune regole è indispensabile per evitare di cacciarsi nei guai.

Il pericolo dei serpenti, ad esempio, è sempre in agguato: la vipera è uno dei serpenti che nel corso del tempo si è adattato a vivere sia in luoghi di montagna che in quelli tipicamente più caldi, ed è quindi bene sapere come tenersene alla larga e come intervenire in caso di morso.

via webmd.com

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Cosa fare

Cosa fare

Lcosmo/Depositphotos

  • Cosa fare PRIMA di un'escursione: indossare scarpe alte e calzini lunghi fin sotto il polpaccio, oltre a pantaloni lunghi.

  • Cosa fare DURANTE un'escursione: camminare facendo rumore, per scacciare gli animali ed evitare di lasciare giacche e maglioni a terra. Se andate per funghi, attenzione a dove mettete le mani: le vipere si nascondo spesso sotto pietre e sassaie. 

  • Come riconoscere il morso di vipera
    Il morso di una vipera si riconosce perché costituito da due segni distanti circa 6-8 mm, e contornati da una sostanza trasparente sierosa. La gravità del morso dipende da molti fattori, come l'età della persona, il peso corporeo, le sue condizioni di salute preesistenti al morso e la zona morsicata. 

  • Sintomi del morso di vipera
    Subito dopo il morso compaiono i primi sintomi: gonfiore, eritema, arrossamento e dolore localizzato. Gli altri sintomi possono comparire anche a distanza di ore, fino ad un massimo di 24 ore, e sono: dolori muscolari, nausea, vomito, diarrea e abbassamento della pressione, vertigini.

  • Cosa fare subito dopo il morso
    La prima cosa da fare è chiamare i soccorsi, in modo da sottoporre la persone ai trattamenti sanitari nel più breve tempo possibile. Nell'attesa bisogna liberare gli arti della persona da bracciali, anelli e collane, prima che sopraggiunga il gonfiore e che possa complicare lo stato di salute. Bisogna mantenere la calma, perché un battito cardiaco accelerato significa un maggiore flusso sanguigno e quindi una più rapida diffusione del veleno. 

    La ferita andrebbe lavata con abbondante acqua ossigenata o al massimo con acqua semplice per eliminare parzialmente il veleno rimasto in superficie.

    Si può fasciare tutto l'arto coinvolto dal morso con una garza, stringendo leggermente la fasciatura. Meglio ancora se l'arto viene immobilizzato con una stecca.
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Cosa NON fare

Cosa NON fare

Wikimedia Commons

  • Non disinfettare il morso con disinfettanti a base di alcol o peggio con bevande alcoliche - la reazione del veleno e alcol può portare alla produzione di componenti altamente tossici 

  • Non incidere la ferita, né strizzarla per far fuoriuscire il veleno.

  • Non succhiare il veleno.

  • Non stringere l'arto con una cinta

  • Non somministrare antidoti.

Si tratta di pratiche che se messe in atto da inesperti possono essere nocive e contribuire a diffondere il veleno.

Assicuriamoci di trascorrere in tutta sicurezza il tempo in natura!

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pixabay.com

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