Figlio dichiara: "Sono frustrato per via dei miei genitori: stanno sperperando tutta la mia eredità"

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di Marco Bonavolontà

23 Marzo 2024

Figlio dichiara: "Sono frustrato per via dei miei genitori: stanno sperperando tutta la mia eredità"
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I tempi cambiano, è inevitabile. Si susseguono eventi in grado di cambiare gli "equilibri", di alterare l'economia a livello globale. Purtroppo, pur non volendo ridurre e banalizzare macro argomenti di un certo spessore, è inevitabile ammettere quanto la nostra vita giri attorno al denaro.

Il presente chiede di pagare dazio ogni fine mese, il futuro prossimo non sembra volgerà in maniera diametralmente opposta dalla realtà a noi oggi vicina. Non resta quindi che prenderne atto ed elaborare un progetto di vita lungimirante. Il protagonista di questa storia è un giovane il cui piano teneva conto anche di soldi non suoi: sperava di poter essere aiutato, economicamente parlando, dall'eredità dei suoi genitori...

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Il racconto di un anonimo giovane risentito

Il racconto di un anonimo giovane risentito

Freepik

"Abbiamo prenotato una bellissima vacanza in Italia, una villa con piscina in Toscana!", si è sentito dire il ragazzo di cui stiamo per parlarvi. I suoi genitori sono entrambi pensionati e si stanno decisamente godendo la loro libertà, i soldi guadagnati con il lavoro di una vita. Non c'è nulla di sbagliato in questo sia chiaro, ma quest'uomo di 34 anni rivela di non essere affatto entusiasta dello stile di vita assunto dai suoi genitori negli ultimi anni.

"Mi basta fare due rapidi conti per immaginare il costo di un simile viaggio, l'ennesimo: Tokyo, Thailandia, Madrid. Queste sono alcune fra le tante città che hanno deciso di visitare partendo dal West Country, Inghilterra.", ha raccontato il ragazzo. Inizialmente era felice per loro, genuinamente contento della loro spensieratezza e dell'entusiasmo nei confronti della vita dimostrato dai suoi, delle nuove esperienze che avevano deciso di sperimentare.

Tuttavia credeva che si sarebbero fermati dal viaggiare e condurre una vita decisamente al di sopra delle proprie possibilità nel giro di un anno o due, poi - nella sua mente - la coppia sessantenne si sarebbe ritirata in un'accogliente casetta per vivere in tutta tranquillità. Si sbagliava, proprio lui che gli aveva dato un importante insegnamento.

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YOLO

YOLO

Freepik - Not the actual photo

"Si vive una volta sola, ecco cosa vuol dire nel linguaggio moderno l'abbreviazione YOLO (you only live once)", aveva detto loro. Da allora, più o meno a distanza di 5 anni, i due avevano sposato appieno quella filosofia di vita. 

"Mi chiedo se sono io a essere nel torto, mi spiego: è egoista da parte mia desiderare che i miei mi lascino un po' di soldi in eredità? O sono loro a esserlo considerando quanto stanno ignorando la mia situazione, ovvero la vita di uno dei tanti non più giovanissimi che deve vivere alla giornata per colpa di una società che non offre più le stesse garanzie di un tempo?", questo il dilemma che pone - anche a se stesso - il 34enne.

Lui e sua sorella sono fuori di casa già da parecchio, ma non riescono comunque a trovare una situazione lavorativa stabile, una sicurezza in termini economici in grado di garantirgli un futuro privo di debiti. "Forse preferiscono viaggiare che avere dei nipoti, perché alla mia età, vivendo in affitto ed essendo un precario non posso assolutamente permettermi di mettere su famiglia", ha confessato l'uomo scontento. E non è il solo a pensarla così.

Un dilemma generazionale

Tanti altri giovani sono invidiosi, per non dire risentiti, della gestione patrimoniale dei propri genitori: "La mia amica Kerry vede sua madre, rimasta vedova, viaggiare in continuazione con il nuovo compagno e non è praticamente più disponibile a fare la nonna a suo nipote di due anni.", ha continuato a raccontare il ragazzo.

Inoltre riferisce di non essere preoccupato "solo" per il dispendio di soldi in viaggi dei suoi, ma anche per quanto spesso prendono in leasing una macchina o si levano sfizi per lui considerati un lusso irraggiungibile e nemmeno lontanamente immaginabile.

Insomma il consiglio che più spesso viene dato ai giovani è quello di risparmiare sin da subito per un eventuale "tesoretto" su cui poter contare, ma talvolta è difficile perfino arrivare a fine mese: mettere da parte denaro sembra una possibilità assai remota.

Rimane quindi il dubbio esistenziale: i figli - non avendo chiesto loro di essere messi al mondo - dovrebbero poter contare sui soldi dei propri genitori andati in pensione o dovrebbero trovare il sistema per "camminare con le loro gambe" anche quando la qualità della vita è drasticamente peggiorata da una generazione all'altra?

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