Lo licenziano dopo 37 anni e gli danno del "vecchio fossile": ottiene un risarcimento di 40.000 €

di Irene Pastori

08 Febbraio 2023

Lo licenziano dopo 37 anni e gli danno del "vecchio fossile": ottiene un risarcimento di 40.000 €
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Il lavoro è un aspetto molto importante per la vita di una persona: per alcuni è addirittura fondamentale, il centro attorno al quale ruota il proprio stato d'animo per il resto della giornata. In effetti, a pensarci bene, si tratta di un'attività che occupa gran parte del proprio tempo e - oltre a dare un senso di realizzazione - scandisce una vera e propria routine cui è difficile rinunciare. Lo sa bene il signor Glenn Cowie, un uomo di 58 anni che ha lavorato per ben 37 anni per l'azienda internazionale di ingegneria Vesuvius, e che è stato recentemente licenziato perché "troppo vecchio". Scopriamo insieme i dettagli della storia.

via Metro

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La decisione del suo licenziamento è stata presa dall'amministratore delegato della società, Patrick Andre. Il manager ha assunto una ragazza più giovane ed ha incoraggiato gli altri dirigenti a "liberarsi" dei dipendenti più maturi per favorire le assunzioni di impiegati di età inferiore ai 45 anni. Come se non bastasse, nel bel mezzo di una riunione, Andre aveva definito Glenn come "un vecchio fossile incapace di gestire un gruppo di Millennial". Poche settimane dopo, ha presentato la lettera di licenziamento al cinquantottenne che è rimasto sconvolto per il modo in cui era stato trattato. L'uomo ricordava molto bene il commento perché "era così inaspettato e inappropriato".

Arrabbiato per quello che aveva subìto, Glenn ha scelto di rivolgersi al tribunale per ottenere giustizia: "L'azienda ha esercitato un pregiudizio istituzionale e profondo nei confronti degli impiegati più maturi. Ho lavorato per la Vesuvius per quasi quarant'anni e non posso accettare di sentirmi dire di essere licenziato a causa della mia età. È un duro colpo per me. Ho sempre dato il massimo, accrescendo la mia abilità ed esperienza di anno in anno", ha commentato Glenn.

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"È difficile descrivere completamente l'angoscia mentale che ho sofferto a causa del trattamento della società. È stato grave e duraturo. Avevo dedicato 37 anni della mia vita all'azienda. Ho perso fiducia in me stesso. Ho passato davvero un brutto periodo per questo", ha spiegato Glenn nel corso dell'udienza. Il tribunale si è espresso a favore di Glenn, stabilendo un risarcimento a carico dell'azienda di quasi 40.000 euro, oltre ad un ulteriore indennizzo in un secondo momento. 

L'azienda ha respinto le accuse di discriminazione e un portavoce di Vesuvius ha dichiarato: "Siamo delusi dall'esito di questo caso e abbiamo già presentato ricorso contro la sentenza originale. Esamineremo questa sentenza con i nostri consulenti legali e decideremo se è necessario un ulteriore ricorso".

Voi cosa ne pensate? Trovate giusto l'esito di questa sentenza?

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