Queste biciclette speciali stanno aiutando gli anziani a sentirsi meno soli: "Mi sento come una regina"

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di Isabella Ripoli

04 Aprile 2022

Queste biciclette speciali stanno aiutando gli anziani a sentirsi meno soli: "Mi sento come una regina"
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Ammettiamolo: essere anziani e affrontare tutto ciò che ne consegue, potrebbe non essere la cosa più semplice nella vita di una persona. Se si è abbastanza fortunati, nonostante l'età, si riesce ancora a muoversi, correre, andare in bici e continuare la propria vita senza troppi cambiamenti. Ma se questo, per qualsiasi motivo, non potesse più accadere? Lasciare che un nostro caro, un amico o chiunque altro risenta troppo degli anni che avanzano, non è bello. Motivo per cui in tantissimi casi si cerca di fare il possibile per dare una mano e far si che, anche chi ha delle problematiche, possa affrontare con il sorriso l'anzianità. 

Come? Vi raccontiamo l'idea avuta da Ole Kassow, il fondatore di un'organizzazione no profit grazie alla quale vengono aiutati molti anziani. Scopriamo insieme com'è nata e cosa fanno i volontari quotidianamente. 

via Facebook / Cycling Without Age Scotland SCIO

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Ole, sin da giovane, era stato a contatto con persone che si trovavano in una situazione di difficoltà a causa della loro mobilità ridotta. La cosa ha fatto riflettere l'imprenditore danese che, probabilmente, si è posto una semplice domanda: come posso aiutarli? È così che ha deciso di lasciare la sua carriera nel campo sanitario e di dedicarsi ai più bisognosi. Nel tempo libero, Ole si recava come volontario presso una casa di riposo e, proprio qui, è nata la sua brillante idea.

L'uomo stando a stretto contatto con persone anziane, si è reso conto di quanto potesse essere difficile per loro non fare cose che solo qualche anno prima erano normalissime. Un esempio? Prendere la bici e fare una passeggiata in campagna o in città. Ole si è messo nei loro panni e ha riflettuto qualche istante: quanto sarebbe stato bello per quelle persone poter risentire di nuovo il vento sul viso? La sua risposta è stata noleggiare un risciò con una panchetta antistante su cui poter trasportare almeno due persone.

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Sono nate in questo modo gite in bicicletta completamente gratuite che, nel giro di pochissimo tempo, sono diventate famosissime. Da un piccolissimo gesto si è originata una catena di solidarietà che, in breve, si è trasformata in una vera e propria associazione di volontariato, la Cycling Without AgeCon sede principale in Danimarca, la CWA si è poi diffusa in più di 40 diversi Paesi in tutto il mondo.

Una vera rivoluzione per queste persone che, dopo tanto tempo, hanno potuto riassaporare il piacere di fare una passeggiata senza crearsi troppi problemi. "Il nostro sogno è creare un mondo nel quale gli anziani siano parte attiva della cittadinanza. Tutto ciò per far si che possano essere felici e non rimanere isolati, dandogli ancora la possibilità di uscire e socializzare. A bordo di una bici potranno esplorare la città e la natura e, nel frattempo, raccontare storie della loro vita". Questo è solo un estratto di ciò che si può leggere sul sito dell'Associazione, ma chiarifica in pochissime parole l'importanza e la bellezza di un simile progetto.

Facebook / Cycling Without Age Scotland SCIO

Facebook / Cycling Without Age Scotland SCIO

Un'iniziativa da ammirare e da ricordare: tutti noi, quando ne abbiamo la possibilità, dovremmo fare qualcosa per migliorare la quotidianità del prossimo. Non servono grandi gesti, a volte basta pochissimo per regalare un piccolo sorriso e rendere più felice una persona.

Complimenti a Ole e ai volontari di tutto il mondo impegnati in ogni tipo di missione. Grazie per il vostro lavoro!

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