Non vuole lasciare l'orto di famiglia e gli costruiscono un aeroporto attorno

di Simone Fabriziani

23 Febbraio 2022

Non vuole lasciare l'orto di famiglia e gli costruiscono un aeroporto attorno
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Non è affatto semplice vivere in prossimità di un aeroporto, con tutto quel continuo rumore, il numero di passeggeri che vanno e vengono, il rombare degli aeroplani che atterranno o prendono il volo; insomma, non è esattamente un contesto tranquillo, men che meno per dedicarsi a coltivare frutta ed ortaggi, cosa che invece fa il protagonista di questa incredibile storia che va avanti da moltissimo tempo nei dintorni dell'aeroporto di Narita, in Giappone...

via BBC News

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marufish/Wikimedia - Not The Actual Photo

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Oggi vogliamo farvi fare la conoscenza di Takao Shito, un uomo che ha da sempre portato avanti con grandissima passione l'eredità della sua famiglia; i suoi bisnonni, i nonni e i suoi stessi genitori hanno da sempre lavorato la terra con dedizione e attenzione, coltivando frutta e verdura di propria produzione, quasi incuranti del progresso tecnologico che stava nascendo e crescendo attorno a loro con il passare dei decenni. L'originaria fattoria della famiglia Shito si trovava in un terreno che nel tempo è diventato elemento di contesa, visto che a partire dagli anni '70 è iniziata attorno la costruzione dell'aeroporto di Narita, il secondo più grande della nazione asiatica.

La costruzione e la successiva espansione dell'aeroporto non ha però fermato il lavoro di famiglia di Takao e dei suoi parenti, tanto che la loro fattoria e il loro orto coltivato non hanno mai smesso praticamente di esistere nonostante le pressioni del governo giapponese di voler trasferire l'appezzamento di terreno coltivato da un'altra parte per favorire l'espansione della grande arteria aeroportuale di Narita.

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Unlike others who left when the airport was built, this farmer chose to stay and cultivate his farmland

Pubblicato da BBC Reel su Mercoledì 12 agosto 2020

Nel tempo, la famiglia Shito ha addirittura rifiutato un'offerta dell'amministrazione giapponese di circa 1,7 milioni di dollari per trasferire la fattoria, rimanendo fedele alla loro vocazione: "Questi sono appezzamenti di terra coltivati ​​da tre generazioni per quasi un secolo dalla mia stessa famiglia, da mio nonno, mio ​​padre e da me. Voglio continuare a vivere qui e continuare a coltivare il mio terreno."

Nonostante ora l'aeroporto di Narita sia diventato il secondo più grande del Giappone e il più importante nei pressi della città di Tokyo, Takao è sempre rimasto irremovibile e si occupa ancora della sua fattoria biologica nel bel mezzo dell'aeroporto asiatico, vendendo prodotti freschi a circa 400 clienti affezionatissimi che non vendono l'ora di consumare questo cibo genuino e delizioso, frutto di tanta testardaggine ma anche di moltissima passione e amore per la famiglia.

Max Pixel/Not The Actual Photo

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E voi, avreste la testardaggine e il coraggio di coltivare il vostro orto circondati letteralmente da un mega-aeroporto?

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