Tutta la classe impara il linguaggio braille per aiutare la compagna ipovedente: una grande lezione di empatia

di Simone Fabriziani

25 Giugno 2021

Tutta la classe impara il linguaggio braille per aiutare la compagna ipovedente: una grande lezione di empatia
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Una storia che ha fatto in breve tempo il giro del web grazie alla sua dose di energia positiva e di emozione; i piccoli protagonisti sono gli alunni della scuola media Vegetti, poco fuori la città italiana di Bologna, che hanno fatto una graditissima sorpresa ad una delle loro compagne di classe. Una sorpresa inaspettata, visto che la ragazzina è ipovedente e può leggere e studiare soltanto utilizzando il linguaggio braille. Cosa avrebbero potuto fare i suoi compagni per farla sentire più accettata e per mettersi nei suoi panni?

via TGCom24

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Pixnio

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Grazie all'iniziativa scolastica “Erasmus+ Solidarité: à vous les jeunes” organizzata dalla professoressa di lingua francese Mariateresa Verderame, tutta la classe della ragazza (un'adolescente che è fuggita dalla guerra in Siria assieme alla sua famiglia) ha imparato ad usare il linguaggio braille per far sentire la loro compagna di classe parte della realtà che la circonda. I ragazzi della scuola media bolognese hanno imparato ad usare questo linguaggio per ipovedenti grazie ad una dattilo-braille fornita dall'ufficio scolastico e che tutti hanno potuto utilizzare nel laboratorio organizzato dalla professoressa di lingua francese.

I ragazzi sono stati tutti entusiasti di partecipare a questa iniziativa solidale che li ha letteralmente immersi nella realtà che vivono tutti i giorni le persone ipovedenti e tutte le difficoltà giornaliere che devono affrontare.

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Pixabay/Not The Actual Photo

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"In fondo, la scuola serve anche a questo", ha affermato la professoressa Mariateresa Verderame; quest'esperienza di empatia renderà senza dubbio questi ragazzi in fase di crescita molto più consapevoli delle diversità che costituiscono la vita di tutti i giorni, molto più rispettosi verso le persone con difficoltà o con handicap, e degli adulti da prendere come modello nel futuro. L'avvocatessa ed attivista italiana Cathy La Torre ha applaudito l'iniziativa con queste emozionanti parole: "Serve anche accorgerci del bene che ci circonda valorizzandolo e diffondendolo il più possibile. In sostanza, ragazzi e ragazze hanno imparato a leggere e scrivere in braille, in modo da essere più vicini ad una loro compagna ipovedente ed essere d’aiuto in futuro a chiunque abbia difficoltà visive."

Ma che bella iniziativa!

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