Questa donna riuscì a salvare 30 persone dal naufragio del Titanic con le sue sole forze: una storia di coraggio

di Simone Fabriziani

01 Maggio 2021

Questa donna riuscì a salvare 30 persone dal naufragio del Titanic con le sue sole forze: una storia di coraggio
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Il naufragio del transatlantico Titanic è ormai entrato nell'immaginario collettivo; di questa immane tragedia umana ne sono stati tratti romanzi, serie televisive, documentari, e film di straordinario successo che tutti hanno visto almeno una volta, sia grandi che piccini. Ma non tutti però conoscono le vere storie di alcuni dei più illustri passeggeri della "nave dei sogni", al tempo la più grande nave passeggeri di linea mai costruita dalla mano dell'uomo. Oggi vogliamo raccontarvi la storia di Molly Brown, una donna coraggiosa che nel suo piccolo ha fatto la differenza...

via Bustle

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Cliff/Flickr

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Molly Brown, nata Margaret Tobin, nasce a Hannibal in Missouri nel 1867 da una famiglia abbastanza povera; raggiunta l'età maggiore, si trasferisce con la sorella maggiore a Leadville in Colorado, dove conosce J.J. Brown, un uomo che molto presto l'avrebbe resa molto ricca; quando il signor Brown divenne proprietario di una miniera, la famiglia diventò sempre più benestante, e Margaret ebbe così la possibilità di viaggiare e di trasferirsi con la sua famiglia prima in Colorado, dove divenne una figura filantropa che supportava l'istruzione dei membri femminili della sua comunità, poi a New York, dove divenne molto conosciuta nei salotti artistici e mondani della Grande Mela.

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Magaret si separò dal marito nel 1909, e questo le permise di viaggiare a che fuori dagli Stati Uniti quando poteva; proprio quando si trovava a Parigi, nel 1912, seppe che uno dei suoi nipoti preferiti era gravemente ammalato, per questo motivo decise di partire con il primo transatlantico che avrebbe fatto scalo a New York, e quel transatlantico fu, un po' per destino beffardo, proprio il Titanic che, partito alla buon'ora dal porto di Southampton, aveva fatto scalo a Cherbourg per imbarcare gli ultimi passeggeri che cercavano fortuna in America.

La cabina in cui soggiornò Molly Brown durante tutto il suo viaggio era la B2: il momento di maggiore fortuna e celebrità per l'inaffondabile Molly stava per arrivare a sua insaputa poco tempo dopo...

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Nella fatidica notte del 14 aprile 1912, quando la nave entrò in collisione con un iceberg nelle gelide acque dell'Oceano Atlantico, molte vite vennero spezzate, altre invece cercarono riparo nelle scialuppe di salvataggio e riuscirono ad allontanarsi in tempo da quello che nella Storia verrà per sempre ricordato come uno dei naufragi più rovinosi e disastrosi dell'umanità. Fu proprio nella notte tra il 14 e il 14 aprile che Molly Brown fece valere se stessa ed entrò nella Storia.

Dopo l'impatto con l'iceberg Molly Brown salì su una scialuppa con venti donne e due uomini ma, dopo aver minacciato con un remo il timoniere che era troppo impaurito per proseguire, ha preso il controllo della barca e l'ha trascinata via dal vortice causato dal lento affondamento del transatlantico nelle profondità degli abissi. Anche sulla nave inviata per il salvataggio, Molly ebbe un ruolo fondamentale: infatti, la donna parlava correttamente parlava tre lingue ed aiutò a stilare l'elenco di tutti i superstiti. 

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Quando tornò a New York, la stampa si accontentò di pochissime foto dei sopravvissuti al naufragio di cui tutti parlavano e alcune dichiarazioni da parte della donna; in quanto donna, non poté però testimoniare alla Commissione d'inchiesta per verificare eventuali responsabilità umane dell'evento drammatico che era ormai sulla bocca di tutti.

Per il suo straordinario ruolo nel salvataggio dei passeggeri durante e dopo l'affondamento del Titanic, Margaret Brown, da sempre chiamata da tutti affettuosamente Molly, passò alla storia come "l'inaffondabile Molly Brown".

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