"Non ero pronto a diventare padre di mio padre": le parole di un figlio che non accetta di vedere invecchiare i genitori

di Simone Fabriziani

22 Aprile 2021

"Non ero pronto a diventare padre di mio padre": le parole di un figlio che non accetta di vedere invecchiare i genitori
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Il tempo scorre inesorabilmente, va sempre avanti e mai indietro e noi, presi dalle nostre vite frenetiche, non ci accorgiamo di quanto sia veloce, di quanto si diventi adulti in men che non si dica, di quanto in un semplice batter d'occhio ci ritroviamo a trasformarci completamente. Se fino al giorno prima ci sembrava di essere ancora degli adolescenti che vivono in casa dei propri genitori che pare non invecchino mai ai nostri occhi, in un battibaleno ci ritroviamo invece a diventare genitori dei nostri stessi genitori, che con gli anni che passano assumono sempre più il ruolo di "figli da accudire"...

via Clarìn

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Nadja Varga/Flickr

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Una riflessione universale che però per molti figli adulti non è mai facile da affrontare; molte di queste persone fanno veramente fatica, almeno all'inizio, ad accettare che il tempo sia passato così velocemente e che i propri genitori, che sembravano all'inizio immortali, ora sono anziani e hanno bisogno di cure, affetto, vicinanza. In fin dei conti, nessuno è mai veramente preparato a diventare genitore dei propri genitori. Una riflessione che lo psicologo Alejandro Schujman ha voluto raccogliere e mettere nero su bianco grazie alla tante testimonianze dei suoi pazienti:

"Mio padre ha già 92 anni. Ogni settimana aspetta la domenica per "la storia". Entrambi amiamo il mondo della fantasia. Mi ha insegnato a navigare negli universi di principesse, pirati, draghi, castelli, elfi e unicorni. Ma il mio eroe più fantastico è sempre stato lui. Oggi non cammina più, ma dalla sedia a rotelle aspetta come un bambino di essere sorpreso. Cinquant'anni dopo, quello che inventa le storie sono io. All'inizio ero rattristato, ma oggi mi diverto e gli restituisco qualcosa di quanto mi ha dato da bambino. Un ciclo si sta chiudendo, bello e triste allo stesso tempo; come la vita stessa, non è così?"

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Pixabay

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Le parole di questo psicologo sono commoventi perché racchiudono alla perfezione quello che tutti noi figli adulti pensiamo di fronte ai nostri genitori anziani, costretti ad una sedia, ad un letto, quando ancora abbiamo freschi nella nostra memoria i ricordi più belli della nostra infanzia e di come nostra madre o nostro padre la abbiano resa magica ed indimenticabile: "Le braccia forti che ci hanno cullato oggi tremano. Gli sguardi che ci hanno protetto oggi sono volti confusi e pieni di paura. Mi si spezza il cuore vederli così fragili, indifesi. Prima, mio padre mi teneva in braccio, era una quercia, e ora tocca a me, è diventato una bambola di porcellana. Non riesco ad abituarmi a vederlo in questo modo", ha continuato Schujman.

Parole forti, commoventi, che non possono fare a meno di farci scendere qualche lacrima amara; del resto, come anche sostiene questo psicologo, nessuno è veramente mai preparato a diventare "genitore dei propri genitori"; ma quando questo momento arriverà, sapremo benissimo che un cerchio si sta chiudendo, ed un altro si sta aprendo: dobbiamo affrontare questa nuova fase con forza e coraggio, e ripagare i nostri anziani genitori di tutti quei baci e quelle carezze che una volta donavano a noi.

Perché l'amore verso una mamma o un papà, anche se anziani, dura per sempre.

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