Padre lancia un ultimatum alla figlia: “o trovi un vero lavoro e mi paghi l'affitto o vai via di casa”

di Irene Grazia Paladino

16 Marzo 2021

Padre lancia un ultimatum alla figlia: “o trovi un vero lavoro e mi paghi l'affitto o vai via di casa”
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I genitori crescono i figli con la speranza che questi, un giorno, si formino come persone e acquisiscano la loro indipendenza. Molti genitori contribuiscono alle spese necessarie per il mantenimento dei figli fino alla loro completa autonomia, altri invece si rifiutano di continuare a mantenere persone già adulte e cresciute. È il caso di questo papà, che dà alla figlia di 24 anni un ultimatum: o trova un lavoro vero che le permetta di contribuire alle spese della famiglia oppure può andare via di casa. A raccontare la storia è proprio il papà.

via reddit.com/AITA

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Not the actual photo/Pixy

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L’uomo racconta che la figlia è dovuta tornare a vivere con lui e la moglie. La ragazza, la cui identità rimane sconosciuta, a 19 anni è andata a vivere da sola ma – a causa di alcuni avvenimenti – è stata costretta a lasciare il suo appartamento. La ragazza studia all’università e lavora come assistente. Non percepisce uno stipendio mensile ma è pagata ogni sei mesi su base oraria. Nonostante la ragazza sia una studentessa lavoratrice, il padre sostiene debba pagargli l’affitto. Il fatto che la ragazza in questione sia sua figlia non cambia le cose: l’uomo dice di non poter lasciare che una donna adulta viva a casa sua gratuitamente.

Un giorno ha così deciso di parlarle e di confrontarsi con lei: la figlia dice di star facendo del suo meglio ma di essere sopraffatta dal lavoro e dallo studio. Il padre le ha detto che il lavoro da assistente non è un vero lavoro e che ha bisogno di trovare un impiego che le permetta di coprire l’affitto mensile. L’uomo le ha poi dato un ultimatum: se non dovesse trovare il lavoro che le consenta di contribuire le spese, dovrà andare via di casa e trovare un’altra sistemazione.

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Not the actual photo/peterziegler/Pixabay

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La figlia ha iniziato a piangere sostenendo che il suo è un vero lavoro e che la somma che percepisce è appena sufficiente per coprire il suo affitto e il debito del prestito studentesco. La moglie dell’uomo, e madre della ragazza, ha sentito la conversazione ed è andata su tutte le furie: ha accusato il marito di essere insensibile e difende la figlia, che dimostra impegno e dedizione in ciò che fa. La ragazza si sveglia infatti all’alba, dorme molto poco, studia, lavora alla sua tesi e continua a lavorare come assistente. Non sta oziando o perdendo tempo ma sta investendo sul suo futuro.

La donna continua ad ignorare il marito, e questo si chiede chi abbia torto e chi ragione. Fino a quando i genitori devono essere responsabili del mantenimento dei figli? Non bisognerebbe, forse, mostrare comprensione e apprezzare il loro impegno? È giusto dare un ultimatum ad una ragazza che si impegna e che ha momentaneamente bisogno dell’aiuto dei genitori?

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