Adottano una bimba africana credendo fosse orfana e trascurata per poi scoprire che aveva una famiglia

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di Lorenzo Mattia Nespoli

01 Ottobre 2020

Adottano una bimba africana credendo fosse orfana e trascurata per poi scoprire che aveva una famiglia
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Adottare un bimbo proveniente da contesti difficili del mondo è di sicuro una delle azioni migliori e più altruiste che si possano intraprendere. Sappiamo bene che sono tante le creature a cui il destino non sorride, e che, fin da quando sono giovanissime, vivono in condizioni di povertà assoluta e disagio costante.

Quando Jessica e Adam Davis, una coppia statunitense dell'Ohio con 4 figli, hanno deciso di volerne un quinto, hanno pensato di prendere in famiglia una piccola di 6 anni nata in Uganda, credendo fosse un'orfana. La storia di questa bambina, tuttavia, ha rivelato altro: marito e moglie si sono trovati davanti a una bruttissima situazione di sfruttamento dell'adozione per i loschi guadagni di alcuni malviventi.

via CNN

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Purtroppo nella vita spesso impariamo che non sono poche le persone che decidono di approfittare di iniziative lodevoli con finalità negative e vere e proprie truffe. "Ci hanno detto che suo padre era morto, che era stata trascurata e che sua madre la lasciava esposta a eventuali abusi. Non aveva mai frequentato la scuola" ha riferito Jessica Davis, raccontando l'accaduto. Una situazione non certo semplice per questa bimba, che ha spinto i due ad adottarla.

Namata - questo il nome della piccola - ha fatto la loro conoscenza in Uganda ed è volata negli Stati Uniti con la sua nuova famiglia. Per la bimba è stato facile ambientarsi, e tutto sembrava andare per il meglio. Finché, quando la figlia adottiva di Jessica e Adam ha imparato l'inglese, lei stessa ha confessato ai due una verità a dir poco inaspettata.

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La piccola aveva nostalgia di casa, non era mai stata maltrattata dalla mamma e soprattutto, in Uganda, andava a scuola tutti i giorni. Una situazione ben diversa da quella descritta alla coppia prima dell'adozione, e soprattutto del tutto lontana da quello che i due avevano visto recandosi in Uganda. Evidentemente, si era trattata di un'abile messa in scena. Dopo i dovuti approfondimenti e dopo aver contattato la madre biologica di Namata, è risultato chiaro che le persone che si erano occupate di gestire l'adozione della bimba avevano mentito ai due sulle sue reali condizioni, e avevano mentito anche alla madre.

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La donna infatti credeva che sua figlia sarebbe andata negli Usa per ricevere un'istruzione adeguata e che, terminata la scuola, sarebbe tornata a casa da lei, e non avrebbe rinunciato per niente al mondo alla possibilità di rivederla ancora. Purtroppo, sia lei che i genitori adottivi sono stati vittime di un vergognoso raggiro, messo in atto proprio sistematicamente al fine di guadagnare soldi sull'adozione dei piccoli, sottratti alle loro famiglie con l'inganno di un futuro migliore.

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Finte vittime di maltrattamento, dunque, per una truffa che purtroppo è più comune di quanto si pensi. Dopo aver conosciuto la verità, i Davis hanno lasciato che Namata tornasse dalla madre, lasciando che potesse vivere con la famiglia dalla quale era stata sottratta da persone senza scrupoli.

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